venerdì 17 dicembre 2010

Benito Jacovitti...Jacorama!


La mia lunga militanza nel mondo dei comics mi porta di tanto in tanto a tornare sull'argomento. L'occasione stavolta me la fornisce Jacorama una nuova pubblicazione dedicata all'arte di Benito Jacovitti che il mio caro amico Gianni Brunoro, decano e maestro della critica fumettistica, ha curato per le edizioni Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri.
Per chi, come me, a scuola andava orgoglioso del suo "diario Vitt" questo Jacorama (Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri) è un piccolo e grandissimo (...anche nelle dimensioni) capolavoro.
Benito Jacovitti (1923-1997), è uno dei più importanti cartoonist del Novecento e la cura con cui è realizzato ne fanno un'opera filologica e appassionata. Jacorama raccoglie, per la prima volta, in maniera organica le "paginone" (definite anche "panoramiche") di Jac, ovvero le quelle megatavole stracolme di personaggi, battute, onomatopee, tipi, tipe, tipacce e sottotipi di pgni genere, un'ammucchiata grafica surreale, assurdamente comica e immaginifica. Le "paginone" sono presentate in ordine cronologico, con indicazione della testata originale di pubblicazione e titolo.
Le tavole giganti sono apparse un pò ovunque; giornalini, quotidiani, settimanali, supplementi e quant'altro e il lavoro editoriale di raccolta e riorganizzazione si rivela sopraffino.
Questo parallelepipedo con decine di migliaia di vgnette e battute è una metafora di tutta l'arte di Jac, della sua esplosiva, pirotecnica fantasia, scatenata e irrefrenabile, vulcanica e sempre riconoscibile al primo sguardo anche se ne scopriamo solo un angolino.
Le Panoramiche di Jacovitti, Il mondo surreale di un genio della comicità, a cura di Gianni Brunoro (Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri), 2010

domenica 12 dicembre 2010

Piero Umiliani, Elio e Mah Nà Mah Nà...



Tra le tante cover di Mah Nà Mah Nà l'ultima in ordine di tempo, in versione live, è quella di Elio e le Storie Tese, che si sono esibiti nella trasmissione Parla Con Me, condotta da Serena dandini su RaiTre (puntata del 24 novembre 2010). Elio e al sua band, sfruttando l'assonanza del cognome dello scrittore Niccolò Ammanniti, ospite della trasmissione, hanno realizzato una breve ma indovinatissima versione del brano culto di Piero Umiliani.

sabato 11 dicembre 2010

Piero Umiliani Experience: Grande Successo!


Grande serata di musica al Blue Note di Milano lo scorso 3 dicembre 2010.
La Band della P.U.E. ha reso uno splendido omaggio alla musica di Piero Umiliani, interpretando al meglio il repertorio del compositore.
Con grande sensibilità e rispetto verso i brani originali la P.U.E ha proposto un sound moderno, capace di coinvolgere più generazioni di appassionati.
Quella del Blue Note è solo una tappa del viaggio musicale di questa band, destinata ad attraversare l'Italia con una serie di concerti da non perdere.

sabato 20 novembre 2010

Piero Umiliani Experience: arriva il CD Live!


La band nata per far rivivere il sound di Piero Umiliani sta affilando gli strumenti per il grande concerto del 3 dicembre al Blue Note di Milano.
Sotto la supervisione di Rocco Pandiani (Right Tempo) la “Piero Umiliani Experience”
diretta e condotta dal Maestro Luigi Ranghino riporterà sul palco lo stile e l'emozione di un compositore Italiano simbolo di un tempo e precursore di un genere che ci ha resi celebri nel Mondo. Una vera Experience: musica di altissimo livello con il sapore di un' epoca elegantemente trasgressiva.
Il ‘Timeless & Stainless’ tour partirà dal Tempio Europeo del Jazz, il Blue Note di Milano il 3 Dicembre 2010.
Con le riedizioni di Right Tempo, la musica di PIERO UMILIANI, ha influenzato fortemente la scena internazionale degli ultimi 15 anni.
Dagli Air a Quentin Tarantino, non si contano gli attestati di stima che la sua musica ha ricevuto pubblicamente dai protagonisti della scena Acid Jazz e non solo.
Oltre al Maestro Luigi Ranghino la band P.U.E. è formato da Camilla Carolina Battaglia (voce), Paolo Zucchetti (chitarra), Luca Calabrese (tromba), Francesco Aroni Vigone (sax), Marcello Testa (basso), Claudio Saveriano (batteria), Samoel Scotton (percussioni).
Una delle novità più interessanti è che dal concerto del 3 dicembre sarà tratto un CD Live in uscita nei primi mesi del 2011.

sabato 13 novembre 2010

Africa To-Day è su iTunes


E' disponibile su iTunes Africa To-Day, l'album afro-etno-rock di Piero Umiliani che raccoglie 18 incisioni registrate tra il 1971 e il 1975 negli studi SoundWorkShop di Roma.
Sono tracce dal suono raffinato e universale, una world music ante-litteram, un altro aspetto della versatilità e internazionalità della musica del Maestro.
La selezione dei brani è a cura di chi scrive e spero, dopo mille ripensamenti e revisioni, di aver fatto un buon lavoro.
Una raccolta che oggi suona tra le più moderne di Umiliani, salvo scoprirne altri tesori nel suo archivio.
In fondo alla pagina, nel box audioclip del mese, potete ascoltarne l'anteprima.
Approfitto ancora un pò di questo post per ringraziare alcune persone che, a vario titolo, hanno tutte contribuito a far sì che Africa To-Day, pur se digitale, divenisse un prodotto reale: Bruno Avramo, Davide Curci, Stefania Baffa, Alessandra Umiliani, Alessio Gismondi, Paolo Mastrandrea.

martedì 2 novembre 2010

Piero Umiliani: "Africa To-Day", un Viaggio tra Jazz, Prog Rock ed Etnica


Quella a fianco è la locandina che annuncia il nuovo progetto discografico digitale della Liuto Records dedicato a Piero Umiliani. Si tratta di Africa To-Day, una raccolta di brani che miscelano il jazz alla musica etnica e al rock progressive, incisi dal maestro tra il 1971 e il 1975 e da me selezionati dopo estenuanti ascolti e riascolti, ripensamenti, riposizionamenti in scaletta e così via.
Un amico, al corrente di questo mio progetto africano, mi ha telefonato per chiedere se tra i brani ce ne era uno intitolato Bunga Bunga che, a suo parere, avrebbe sfondato a prescindere dal sound. Magari scherzava, magari no, ma qui di Bunga Bunga non ce n'è. C'è solo una grande musica jazz ricca di venature rock progressive, di atmosfere etniche, di percussioni e percussionisti straordinari.
All'incisione hanno partecipato turnisti che poi sono diventati nomi importanti del jazz tra cui il bassista Giovanni Tommaso, il batterista Enzo Restuccia (papà della cantante Marina Rei), il pianista Antonello Vannucchi, il flautista Gino Marinacci solo per citarne alcuni.
Sono in tutto 18 brani speciali, mai pubblicati in CD, incisi nei leggendari SoundWorkShop Studios di Roma e apparsi solo fugacemente nei dischi destinati alle sonorizzazioni radiotelevisive, con tirature inferiori alle 200 copie e mai distribuiti.

L'uscita su iTunes è programmata per il prossimo 15 novembre.

AFRICA TO-DAY : la TRACKLIST

1) Africa To-Day
2) Canoe
3) Oasi
4) Nel Villaggio
5) Tamburi Sacri
6) Ultimo Stregone
7) Tamburi nella Giungla
8) Rivoluzionari
9) Antiche Tradizioni
10) Preparativi
11) Riscossa
12) Erbe Magiche
13) Rite
14) Nuove Realtà
15) Giorno di Mercato
16) Rhythmical Stress
17) Savana
18) Solo Percussioni

domenica 31 ottobre 2010

Piero Umiliani: Colpo Gobbo all'Italiana


Colpo Gobbo all'Italiana è un film diretto da Lucio Fulci nel 1962 con protagonisti Mario Carotenuto, Aroldo Tieri, Gina Rovere e Marisa Maerlini. La storia ruota intorno a Orazio, un metronotte, che chiede aiuto a un ladro, Nando, per ritrovare gli autori di un furto alla banca da lui sorvegliata.
Siamo dalle parti de I Soliti Ignoti e non a caso la musica fu affidata a Piero Umiliani. La pubblicazione della colonna sonora ha però una storia, o meglio aveva, una storia difficile. Originariamente pubblicata solo in formato Extended Play, ovvero un 45 giri con 4 brani, non era mai stata proposta integralmente anche per la non facile reperibilità dei master. Oggi la casa discografica GDM al suo 40° anniversario, è riuscita nell'impresa, grazie alle registrazioni in mono ritrovate negli archivi della RCA e debitamente restaurate.
Il CD propone 21 tracce comprese anche quelle del vinile del 1962, comunque anch'esso mai ristampato.
Tra brani jazz e melodici spiccano alcune canzoni scritte da Umiliani e interpretate da Gianni Meccia come La Nottola di Notte, Quello che Bolle in Pentola e, in particolare, quel Sexy Twist rimasto sinora inedito.
Sexy Twist è probabilmente la gemma di questo CD, brano divertente, ironico, swingante e ritmato. Da riscoprire assolutamente.

sabato 30 ottobre 2010

Halloween con Piero Umiliani... una Compilation da Urlo!


La notte di Halloween è diventata una delle ricorrenze più celebrate in Italia e tra le feste organizzate in ogni dove non può mancare una adeguata colonna sonora.
Per trovarne una perfetta quest'anno basta fare un salto in edicola e cercare "Venerdì 13", una compilation terrificante di brani tutti originali estratti da film di culto che vanno dal 1970 sino al 1991.
Piero Umiliani è presente con due titoli (La Morte Bussa Due Volte dall'omonimo film e Bambola Omicida tratto da "5 Bambole per la Luna d'Agosto") e gli fanno compagnia i Goblin di "Profondo Rosso", Keith Emerson di "Inferno", e persino Bill Wyman dei Rolling Stones per il tema di "Opera" scritto e interpretato insieme a Terry Taylor, ed altri ancora per un totale di tredici (...ovviamente) tracce.
La maggioranza dei film è legata al mio omonimo Dario Argento, ma non poteva essere altrimenti se parliamo di horror made in Italy...
Il progetto è curato dal magazine Music Guardian di Renzo Barbieri e distribuito dalla Halidon (www.halidon.it)

lunedì 25 ottobre 2010

Piero Umiliani Experience: Live at Blue Note!


Concerto imperdibile al Blue Note di Miliano. L'appuntamento è per il 3 dicembre 2010 alle ore 21:00 con la Piero Umiliani Experience in uno dei locali più celebri d'Italia per la musica dal vivo.
La Piero Umiliani Experience che si è recentemente esibita al Jazz Refound Festival di Vercelli (guarda il video) è una band nata con lo scopo di diffondere in Italia e nel Mondo la musica del Maestro. Sarà un modo per rivivere "live" pagine importantissime della musica Italiana e colonne sonore indimenticabili e divenute di culto tra gli audiofili e i deejays di ogni dove.
Non mancherà Mah Na' Mah Na' il vero e proprio tormentone che ha fatto da sigla a programmi televisivi importantissimi quali 'Muppet Show' e 'Benny Hill Show'.
Con la supervisione di Rocco Pandiani, fondatore della Right Tempo, e la direzione Musicale del Maestro Luigi Ranghino, Piero Umiliani Experience parte con il suo "Timeless & Stainless World Tour" il 3 Dicembre dal Blue Note Milano, in collaborazione con Ponderosa Music & Arts. Il Blue Note è a Milano in Via Borsieri 37 (tel. 02 69016888). Il costo dei biglietti è di € 20,00 su prenotazione e Prezzo € 25,00 all'ingresso.

domenica 17 ottobre 2010

Piero Umiliani e Zagor



Tra le possibili connections che si intrecciano in questo blog ce n'è una in questi giorni che spicca su tutte e che lega in un qualche modo la musica di Piero Umiliani ad uno dei personaggi dei fumetti più amati d'Italia, Zagor, lo Spirito con la Scure creato nel 1961 da Sergio Bonelli con lo pseudonimo di Guido Nolitta per le matite di Gallieno Ferri.
La notizia è questa.
Da circa una settimana è disponibile il CD (Edizioni Cometa) della colonna sonora del film 10 Bianchi Uccisi da un Piccolo Indiano, diretto da Ginfranco Baldanello nel 1974 con Fabio Testi e Jose Martinez tra i protagonisti. Il film non andò molto bene, nonostante le musiche eccezionali con il tema Blood River su tutti. Dieci anni dopo la trama del film, una storia di vendetta che trae origine da una lotta per il territorio tra bianchi e indiani, fu riadattata dallo sceneggiatore Marcello Toninelli per una saga di Zagor intitolata "Le Cinque Piume" e durata tre albi, precisamente i nn. 229, 230 e 231. Adesso il consiglio è recuperare gli albi e leggerli rigorosamente con il sottofondo delle musiche di 10 Bianchi Uccisi da un piccolo Indiano...

mercoledì 6 ottobre 2010

Un Premio anzi Due per Gietz!


Il romanzo a fumetti "Giètz!", scritto e sceneggiato da Andrea Campanella e disegnato da Hannes Pasqualini, si è aggiudicato il premio come "miglior libro di scuola italiana" al Festival Internazionale dei Comics di Roma (Romics), che si è concluso domenica scorsa (www.romics.com)
E' il secondo riconoscimento internazionale dopo quello tributato all'opera dalla giuria di Treviso Comics, che ha insignito Pasqualini del massimo riconoscimento come miglior disegnatore.
La graphic novel, ambientata tra La Spezia e Roma nell'Italia degli anni Cinquanta, racconta la vicenda del giovane trombettista Nicola Bertini e presenta famosi personaggi dell'epoca quali Piero Umiliani, Chet Baker, Duke Ellington, Miles Davis e altri ancora. La storia "italiana" ha colpito molto positivamente i giurati per la sua originalità e freschezza. Il volume è corredato da una prefazione del trombettista Paolo Fresu e da una postfazione di Elisabetta Umiliani, figlia del musicista.

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sabato 18 settembre 2010

Piero Umiliani non è Peter Pietra!


La storia discografica di piero Umiliani è una storia complessa, come ho altre volte sottolineato in questo blog. Decine di case discografiche, altrettanti pseudonimi utilizzati negli anni 70 durante la iperproduzione di colonne sonore e dischi di sonorizzazioni registrate negli studi della SoundWorkShop.
In tempi recenti tra il mondo dei collezionisti è cominciata a girare voce che, tra i tanti pseudonimi, Piero Umiliani avesse utilizzato all'inizio della sua carriera anche quello di Peter Pietra, diciamo tra la fine degli anni 50 e la metà dei 60. Beh, non è così. Piero Umiliani non è Peter Pietra e quindi i dischi che circolano di Peter Pietra sono di... Peter Pietra o di chiunque altro si sia celato dietro questo nome. Nel nostro archivio di famiglia non esiste alcuna prova o circostanza documentata o testimonianza che avvalori l'ipotesi che Peter Pietra e Piero Umiliani siano la stessa persona.
Piero Umiliani utilizzò in un paio di occasioni l'alias di Peter O'Milian (ad esempio per la colonna sonora del film "La Vendetta di Lady Morgan") e a volte nei crediti di qualche dvd è indicato come "Pietro" Umiliani anziché "Piero" (è accaduto per una edizione de "I Soliti Ignoti") ma mai è stato registrato "Peter Pietra" come Piero Umiliani né esistono documenti sui rapporti tra Piero e la casa discografica Embassy che pubblicava i dischi di Pietra.

domenica 12 settembre 2010

Piero Umiliani e Vittorio Gassman: omaggio al Mattatore


Questo è l'anno del decennale della scomparsa di Vittorio Gassman, attore immenso della nostra storia cinematografica e teatrale e la famiglia Gassman ha deciso per l'occasione di mettere in rete nel sito ufficiale dell'attore molti documenti inediti dell'archivio privato. Per quanto ci riguarda vorrei celebrare l'evento ricordando il forte sodalizio che si creò tra la fine degli anni 50 e i primi 60 tra Piero Umiliani e Vittorio Gassman. Dopo la sua prima interpretazione comica ne I Soliti Ignoti , musicato da Piero Umiliani con la prima soundtrack jazz della musica italiana, per Vittorio Gassman si aprono le porte della televisione con uno spettacolo che va oltre i canoni televisivi dell'epoca.
L'attore, insieme agli autori Guido Rocca, Federico Zardi e il giornalista Indro Montanelli, tira fuori il meglio di sè ideando qualcosa di inedito, di difficilmente catalogabile, al punto che in RAI non trovano di meglio che etichettarlo come "spettacolo misto", definizione povera lessicalmente ma in sostanza aderente alla realtà.
Per sostenere Gassman che canta incanta e decanta, balla, recita, fa satira politica, parla e straparla d'attualità, di costume, si esibisce in performance al limite dell'acrobazia serve della ottima musica. E nessuno meglio di Piero Umiliani, "Pierino" per Vittorio, ha compreso il personaggio, al punto da avergli dedicato quel "Gassman Blues" brano del citato film di Monicelli.
Spruzzi di jazz, swing all'italiana, classica e lirica, cori femminili in stile dixieland, stacchi e improvvisazioni, Umiliani si esprime al pentagramma come Gassman fa con la sua voce d'attore. Nulla di scontato, passaggi repentini e salti nel vuoto in una corsa sfrenata verso il traguardo della decima puntata del 22 aprile 1959. Un'esperienza decisiva per la carriera di Umiliani che dopo questa prova avrà l'occasione di portare in tv il jazz con Moderato Swing e Fuori l'Orchestra. Il disco de Il Mattatore costituisce una sorta di undicesima puntata della trasmissione, come affermerà, anzi reciterà, lo stesso Gassman in una delle parti del microsolco. L'album raccoglie brani teatrali, in prevalenza classici tra cui il Cyrano di Bergerac e il Giulio Cesare e parti della colonna sonora composta da Umiliani, come il ritmo allegro di "Matador". Il Mattatore resterà un caso unico nella storia della televisione, così come inimitabili sono le note che accompagnano il testo scritto dallo stesso Gassman: "matador, toreador e cento nomi ancor, dittator, imperator, regista e primo attor, direttor, commendator e gran conquistator"

venerdì 10 settembre 2010

Piero Umiliani e la 67 Mostra del Cinema di Venezia.


La musica di Piero Umiliani entra all'ultimo Festival del Cinema di Venezia dalla porta della rassegna "La Situazione Comica (1937-1988" curata da Marco Giusti, Domenico Monetti e Luca Pallanch con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale che presenta, tra i vari titoli, la commedia "IL Domestico" del 1974, diretta da Luigi Filippo D'Amico, con protagonisti Lando Buzzanca, Femi Benussi, Luciano Salce, Arnoldo Foà e Martine Brochard.
La storia è quella di Zazà, un soldato semplice della seconda guerra mondiale, che viene mandato addirittura a fare l'attendente di Badoglio.
Finisce poi al servizio di un ufficiale nazista e, infine, di uno americano (per un assaggio del film cliccate qui).
Situazioni tipiche tra mogli di ufficiali, amanti e quant'altro per la comicità un pò scollacciata di quegli anni con qualche tentativo di satira politica e di costume.
Umiliani compone e dirige temi ariosi e orchestrali, con venature bossa, easy listening e marcette ironiche al momento giusto, una soundtrack da riscoprire tra le molte di Piero che - ancora - non hanno avuto un edizione discografica.

domenica 5 settembre 2010

Tex, Dylan Dog e le Automobili


Gli amici de Il Blog di Dylan Dog hanno avuto la terrorizzante idea di intervistarmi a riguardo del volume Eroi al Volante, che scrissi oramai venti anni fa... Per chi volesse sprofondare nell' incubo delle mie orrorifiche dichiarazioni rilasciate a Marco Rizzo, autore dell'intervista, basta cliccare qui.
Io invece approfitto di aver avuto l'occasione di tornare sulle auto nel fumetto per citare un episodio che inizialmente volevo inserire in qualche modo nel libro ma, dopo una riflessione, preferii escludere perché mi sembrava un po' fuori contesto. Il volume, per chi non lo sapesse, affronta il rapporto tra le avventure di sette personaggi del fumetto italiano e le loro automobili. L' episodio escluso riguarda nientemeno che Tex Willer, il più celebre eroe del fumetto italiano. Che c'entra Tex con le automobili, direte voi? Niente, non c'entra niente... fatta eccezione per il n. 34 della serie mensile, Sinistri Incontri, dove appare Pat McRyan, amico di Tex, incomprensibilmente alla guida di un'automobile, per l'esattezza una Ford T, modello storico della casa americana prodotto dal 1908 al 1927. Ed è proprio questo il punto. La data di produzione.
Tex, con tutte le licenze narrative che è giusto siano presenti in una storia di fantasia, è un fumetto sempre ben documentato, con precisi riferimenti storici e geografici ma quella volta, per chissà quale arcano motivo, lo scrupolo degli autori, i mitici Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galeppini, venne meno.
L'ambientazione storica di Tex si colloca intorno agli anni che vanno all'incirca dal 1840 all 1870 e quindi, perlomeno, quasi quarant'anni prima della circolazione sulle strade del West della Ford T...
L'episodio nulla toglie alla grandezza di un personaggio come Tex e alle sue avventure, però ci strappa un sorriso e fa parte di quelle tante curiosità del mondo dei fumetti, una di quelle deviazioni dalla regola che li vuole incredibili ma plausibili, tanto che l'errore è stato "ufficialmente" riconosciuto da Sergio Bonelli nel 1988 che ne ha trattato nella rubrica della posta del n. 39 di TuttoTex.

sabato 4 settembre 2010

Gietz!, Odio l'Estate e l'iPad


Nel corso della rassegna Odio L'estate a Villa Carpegna a Roma (dal 23 agosto all'8 settembre) il 28 agosto è stato presentato il volume a fumetti Gietz! edito dalla Tunuè edizioni di Emanuele Di Giorgi, che era presente alla manifestazione insieme al disegnatore Hannes Pasqualini.
Gietz!, scritta da Andrea campanella, racconta attraverso le vicende del trombettista Nicola Bertini la storia e l'avventura del jazz in Italia.
Tra i protagonisti della vicenda c'è anche Piero Umiliani, ritratto con bravura dal disegnatore, che ci ha dedicato un ritratto live di Piero (vedi foto).
La Tunuè è stata una delle prime case editrici italiane a proporre i propri prodotti in formato per l'iPad e proprio da questa inziativa potrebbe nascere un nuovo evento. Ho proposto all'editore una versione speciale di Gietz! per l'iPad con un brano musicale di Piero Umiliani in mp3 da scaricare sul proprio iPad/iPhone.
Le premesse ci sono, si stanno studiando altri contenuti speciali, il brano l'ho individuato e spero quanto prima di annunciarvi l'uscita ufficiale di questa particolarissima App che unisce musica, fumetti e tecnologia.

mercoledì 1 settembre 2010

007 all'italiana e Piero Umiliani


Finalmente, dopo tanto girarci intorno, si rende omaggio a uno dei generi cinematografici italiani più sottovalutati, quello degli 007 all'italiana o come qualcuno definisce con un pizzico di disprezzo, I Sotto-007. A farlo è Marco Giusti, uno degli uomini di Blob, accanito cinefilo già autore dei volumi sui film Stracult e sullo Spaghetti Western. Nei film degli 007 caserecci, che si inseriscono nel più vasto filone degli Eurospy, la musica ha un ruolo straordinario e altrettanto straordinari interpreti. Piero Umiliani di questi film ne ha musicati parecchi (di alcuni ne abbiamo già parlato qui) e Giusti dimostra di saper apprezzare queste grandi musiche, jazzate, ricche di suspense, innovative, capolavori nel loro genere con collaborazioni illustri come quelle di Chet Baker, Sergio Endrigo e con voci a volte superbe come quelle di Lydia MacDonald o Edith Peters. Scrive Giusti che "Umiliani ha quasi l'importanza e il ruolo che nel western ha Ennio Morricone". Per dovere di cronaca segnalo una piccola imprecisione. In più di un' occasione nei crediti viene citato il nome di Carol Danell come pseudonimo usato da Orietta Berti. Non è così, Carol Danell è una cantante americana in carne ed ossa, ha collaborato molto con Umiliani ed altri musicisti, anche scrivendo testi in inglese per la Berti come nel caso di Trouble Galore, versione internazionale de Le Ore de Sole per il film Agente 3S3 Massacro al Sole del 1966.
In merito alle edizioni o riedizioni discografiche dei tanti 007 all'italiana di Umiliani c'è da dire che pochi sono ii titoli pubblicati e questa è una grande lacuna dovuta principalmente alla varietà di editori che detengono i diritti di queste colonne sonore, ai quali noi possiamo solo avanzare la proposta e dare il nostro assenso. Se i titoli in questione fossero stati un'esclusiva del nostro catalogo li avremmo prodotti noi o licenziati già da parecchio tempo, come nel caso di molti altri film di Piero.
Uno dei CD più interessanti tra i pochi usciti è Requiem per un Agente Segreto della GDM che ha fatto un ottimo lavoro di masterizzazione e recupero dei brani. Il film, girato dal regista Sergio Sollima nel 1967, aveva come protagonista uno stagionato Stewart Granger.
Il libro di Giusti, il cui titolo completo è Dizionario del cinema spionistico italiano con tutte le locandine più belle (edizioni ISBN) è una guida essenziale per chi vuole conoscere meglio questo cinema di genere e recuperare informazioni sull'argomento.

giovedì 26 agosto 2010

Umiliani Jazz Family disponibile su iTunes


Sono passati venti anni da quando Piero Umiliani registrò Umiliani Jazz Family, il suo ultimo album in studio che da oggi e' disponibile su iTunes.
Per il suo ritorno in sala di registrazione negli anni 90 Piero volle accanto a se' alcuni tra i migliori jazzisti italiani, tra cui spiccava Paolo Fresu e la sua tromba con al fianco il basso di Giovanni Tommaso e la batteria di Giampaolo Ascolese.
E' un disco importante sia per la musica che per le emozioni e le suggestioni che contiene.
L'album segna il debutto come vocalist della figlia di Piero Umiliani, Alessandra, e propone un brano di interesse storico come Quintetto Stella, utilizzato dal maestro nel 1944 come sigla dei concerti che teneva con il suo complesso a Firenze nei locali frequentati dai Marines.
Quel brano non venne mai inciso e Umiliani Jazz Family ne contiene l'unica versione disponibile sul mercato.
Piero, dopo l'uscita del disco nel mese di maggio del 1991, torno' a girare l'Italia con una serie di concerti che segnarono il suo ritorno sulla scena dopo la malattia che lo aveva colpito. Questo disco fece rinascere l'artista, il musicista e l'uomo.
E poi, tornando alla tromba di Fresu, ci sono momenti straordinari come il brano Fresu Fusion e quella Suite Mah na', omaggio jazz al brano piu' famoso di Umiliani.

mercoledì 25 agosto 2010

Spaghetti Sci-Fi: Piero Umiliani e il film Omicron


Sempre più spesso nella casella di posta del sito umiliani.com ricevo richieste di informazioni sulla eventuale disponibilità in DVD di questo o quel film musicato da Piero. Cerco sempre di rispondere in maniera puntuale, magari segnalando anche se esiste solo una versione straniera ma non quella italiana.
Dovrò comunque stilare, prima o poi, un elenco di questi DVD e inserirlo in uno dei prossimi post. Per intanto voglio segnalare l'ultimo DVD uscito in commercio con le musiche di Umiliani. E' il film di fantascienza all'italiana Omicron, diretto da Ugo Gregoretti nel 1963, restaurato e rimasterizato dalla Cristaldi Film. Si tratta di film molto particolare, straordinario nella sua anticonvenzionalità, un piccolo capolavoro della genialità e della cultura del regista-giornalista, con un inedito Renato Salvatori protagonista.
Umiliani compose una soundtrack innovativa alla pari del film, tra jazz e spunti elettrici - quasi elettronici - molto all'avanguardia per quegli anni. L'unica testimonianza discografica di Omicron è un EP (un 45 giri con tre brani) pubblicato dalla CAM in un numero ridottissimo di copie, oggi divenuto oggetto di culto tra i collezionisti. Chissà se, dopo la riedizione del film, anche la soundtrack potrà, finalmente, essere disponibile.

sabato 31 luglio 2010

L'Infinita Discografia di Piero Umiliani



Una delle difficoltà maggiori che ho incontrato nel realizzare il sito di Piero Umiliani è stata la Discografia. A distanza di un anno mezzo dal debutto on line, dopo ricerche nel nostro archivio di famiglia, tra i giornali d'epoca e il contributo di amici e appassionati ancora escono fuori delle lacune che, grazie alla possibilità di aggiornamento che consente internet, cerco di colmare.
Piero era un artista puro, lontano anni luce dal mondo un pò feticista del collezionismo o dell'accumulazione di libri, dischi e memorabilia alla quale - ahimé o per fortuna ancora non lo so bene - io appartengo.
L'ultima sorpresa arriva dalla consultazione della Discoteca di Stato dove è catalogato un EP del 1958 intitolato "Resta Cu' Mme" con quattro brani interpretati dall'attore Maurizio Arena (Poveri ma Belli) qui al debutto canoro e la cantante-ballerina Chantal Caprice, nota in Italia soprattutto per la sua storia d'amore con Ugo Tognazzi. Piero Umiliani e la sua Orchestra sono i protagonisti musicali di questo disco, rarissimo, che oltre al brano che dà il titolo al microsolco comprende "Strada Anfosa", "Zitto, Zitto" e "Fragole".
Anche la RAI ha considerato questo disco un vero ritrovamento e come tale lo ha inserito nella sezione Radio Scrigno del sito di RadioRai dove è possibile ascoltarne un estratto del brano principale, la versione italo-anglo-napoletana di "Resta Cu' Mme" .

domenica 25 luglio 2010

Piero Umiliani e il suo Complesso: The Carosello Recordings su iTunes!


Ne avevamo già parlato qui, ma adesso è ufficiale: sono disponibili su iTunes i quattro singoli incisi da Piero Umiliani per la Carosello Records tra il 1961 e il 1962. Dopo un breve brainstorming virtuale si è deciso di comune accordo con Adriana Branchini della Carosello di pubblicare i titoli in formato minialbum, in maniera da raccogliere sotto uno stesso concept tutte le incisioni.
Si tratta di registrazioni prestigiose (per il dettaglio vedi sempre il post precedente) poiché questi titoli appartengono al periodo d'oro del jazz italiano.
Umiliani era accompagnato da musicisti di prim'ordine tra cui Gianni Basso e Oscar Valdambrini, solo per citarne un paio, e in questi brani si respira una tensione creativa, una ricchezza di arrangiamenti e una capacità interpretativa al vertice.
Capolavori finora nascosti che oggi, grazie allo straordinario lavoro di rimasterizzazione della Carosello Records, vengono restituiti agli appassionati della buona musica di tutto il mondo.

domenica 11 luglio 2010

Piero Umiliani e la Carosello Records



La Carosello Records, attiva da oltre cinquant'anni, è un'etichetta discografica italiana che ha nel suo catalogo artisti quali Mina e Vasco Rossi, tanto per intenderci. Tanti anni fa, tra il 1961 e il 1962, anche Piero Umiliani incise alcuni titoli per questa etichetta milanese. Piero aveva da pochi mesi concluso l'esperienza televisiva di Moderato Swing, una delle trasmissioni RAI più originali dell'epoca che portò il jazz nelle case degli italiani. Sempre in quel periodo Piero era il protagonista della trasmissione radiofonica Juke Box Sentimentale (...ne riparleremo) dove con la sua orchestra e la cantante Lia Origoni proponeva brani standard della musica internazionale.
E proprio con un occhio al mercato dei 45 giri destinati ai Juke Box, fenomeno musicale dell'epoca, che la Carosello produsse quattro singoli di Umiliani nel giro di pochi mesi. I titoli proposti erano molto eterogenei e contenevano sia classici della canzone italiana in versione jazz-strumentale che composizioni originali.
Ma vediamoli nel dettaglio:
Gianni e Oscar / Mister Fantasma, Carosello 20039
Swing Blues di classe, orecchiabile e raffinato. Entrambi i titoli sono composizioni originali e il lato A è un omaggio ai musicisti Gianni Basso e Oscar Valdambrini, compagni d'avventura di Piero nel diffondere il jazz in Italia sin dagli anni 50.
Walkin' in the Night / Mach 3, Carosello 20040
Straordinario singolo jazz. Due piccoli tesori. Walkin' in the Night evoca il jazz cinematografico con assoli di pregio e uno swing coinvolgente. Mach 3 è un capolavoro di ritmo e tensione. Arrangiamento raffinatissimo e complesso, unito a una grande orecchiabilità come di rado capita di sentire.
Ma l'Amore No / La Canzone del Boscaiolo, Carosello 20041
Due classici degli anni 40 riproposti in versione strumentale da Piero Umiliani secondo il suo stile internazionale. Il primo fu composto da Michele Galdieri e Giovanni D'Anzi e cantato la prima volta da Alida Valli nel film Stasera Niente di Nuovo. Il lato B è uno swing all'italiana scritto dal maaestro Barzizza e portato al successo da Alberto Rabagliati e il Trio Lescano nel 1941.
Notte di Luna Calante / Ti Vorrei Dimenticare, Carosello 20042
Due lenti per quello che una volta si chiamava il ballo della mattonella. Il primo è una sorprendente versione beguine di un classico di Domenico Modugno del 1960 mentre la facciata B è uno slow di E. Radicchi ed M. Rivi che venne inciso negli anni 40 dal soprano di Castelfiorentino Myriam Ferretti.
E adesso la notizia.
Adriana Branchini, responsabile contracts e royalties della Carosello, mi ha fatto sapere che il loro staff tecnico è al lavoro per rimasterizzare questi preziosi brani per renderli disponibili in digitale su iTunes.
I piccoli tesori del jazz stanno per uscire dallo scrigno...

domenica 27 giugno 2010

1 luglio 1977: Piero Umiliani vs. The Beatles



In questi giorni di grande e rinnovata popolarità di Mah Nà Mah Nà grazie alla serie di spot dell'Acqua Lete ricorre anche un anniversario molto particolare per il più celebre brano di Piero Umiliani. Era il 25 giugno del 1977, quando i Beatles con il loro Live at Hollywood Bowl vennero scalzati dal primo posto nelle classifiche inglesi dal LP The Muppets Show, trainato proprio dall'hit Mah Nà Mah Nà, che nei singoli aveva raggiunto, tra l'altro, l'ottavo posto. L'album restò sul podio fino al 1 luglio per poi lasciare il posto alla colonna sonora di A Star is Born di Barbra Streisand.
Un nome di un autore italiano al vertice della classifica inglese è già un fatto eccezionale, che poi il primato sia raggiunto scavalcando i Beatles è un evento straordinario, ma da noi poco se ne parla e se ne è parlato mentre la circostanza è stata citata nell'ultimo numero di Mojo, il più importante magazine musicale d'Inghilterra, all'interno della rubrica "Time Machine". God Save the Queen, Piero.

sabato 26 giugno 2010

Collezionare Dylan Dog 2010 e gli Eroi al Volante



E' da poco uscita la nuova edizione di Collezionare Dylan Dog realizzato da Alessandro Bertoldi. Il volume raccoglie la fumettografia e non solo di Dylan Dog dal 1986 ad oggi e cataloga di tutte le pubblicazioni per un totale di oltre 2200 titoli di 24 nazioni con tutte le copertine, dati tecnici e valutazioni di mercato. E a proposito di quest'ultime ho scoperto, non senza una punta di soddisfazione, che il mio primo libro "Eroi al Volante", scritto nel 1991 e dedicato alle auto dei personaggi del fumetto italiano è quotato tra i 25 e i 40 euro e mi è anche arrivata notizia di una vendita su ebay a 72 euro...
Quando lo scrissi era l'epoca del boom delle fanzine, le riviste amatoriali dedicate al fumetto. L'idea era quella di fare un bookzine, ovvero di superare il concetto della rivistina fotocopiata e spillata e realizzare un libro, un vero libro. In quegli anni la tecnologia casalinga non era certo quella di oggi e il print on demand era di là da venire. Uno scanner costava quanto uno stipendio di un ingegnere e le stampanti laser ce le avevano solo alla NASA. Un mio prezioso amico di allora e di oggi, Giovanni B. Garofalo, aveva però uno splendido Commodore Amiga e una favolosa stampante ad aghi e lì, nel suo studiolo, il progetto prese vita. Le auto di Dylan Dog, Martin Mystere, Daniel, Asso di Picche, Nick Raider, Diabolik e Commissario Spada (più uno speciale sul Maggiolino della VW) divennero oggetto di studi serissimi(?). Alfredo Castelli, lo sceneggiatore di Martin Mystère, concesse una preziosa intervista, così come il disegnatore Mario Rossi e il designer Rodolfo Bonetto scrisse una illuminante prefazione. Eroi al Volante andò in stampa per i tipi dell'A.C. Oltre l'Immagine, con una tiratura di circa 1.800 copie, che andarono tutte vendute. A me ne sono rimaste un paio che custodisco gelosamente e che ogni tanto riguardo sorridendo alla vista di quei caratteri seghettettati che formano il testo...
C'è ancora chi, a vent'anni dall'uscita, mi rintraccia via email e mi chiede una copia. Purtroppo per loro, e per me, non ho copie disponibili. All'epoca il libro era venduto a 16.000 lire (meno di otto euro) e resta comunque la soddisfazione di aver fatto fare un buon investimento a tutti coloro che l'hanno acquistato che, ancora una volta, ringrazio.

giovedì 24 giugno 2010

Da Evy a Piero Da Piero a Evy


Tipa Ideale, questo è il titolo dell’album di Evy Arnesano, cantautrice e musicista salentina ma bolognese d’adozione. L’album contiene un brano dedicato a Piero Umiliani che si intitola, semplicemente, Da Piero. Ho ricevuto l'album un paio di giorni fa, dopo che Evy ha "scoperto" il sito ufficiale che ho curato per il compositore.
Ho portato il cd nella mia sala audio preferita, l'automobile, ed ho inserito il cd senza sapere quale fosse il numero della traccia in questione ma è stato un attimo. Appena il lettore ha fatto partire la track n.4 le note inconfondibili di una stagione speciale della nostra musica hanno invaso l'abitacolo.
Da Piero è più che un omaggio a Piero Umiliani, è un bel brano strumentale che sa di bossa e jazz con un accenno di scat nella parte finale, nella migliore tradizione compositiva del maestro. Cocktail Music, lounge e il profumo di commedia all’italiana si miscelano ed evocano anni straordinari. Suono moderno e musica vera, un’ottima band, tanta voglia di comunicare, questo è il sound di Evy, un sound del quale sentiremo molto parlare e che Evy ha cominciato a portare in giro con un weekend di concerti ad Otranto (LE), nella sua terra d'origine.

martedì 22 giugno 2010

Aragosta a Colazione in CD: News!


La data ufficiale di uscita del CD è fissata per il 29 giugno. L’album è attualmente in pre-ordine presso i più importanti web store di musica e per l’Italia un paio di riferimenti sono gli shop Beat Records e Intermezzo Media ma nulla vieta di fare un giro tra i retailer internazionali (MovieGrooves, ScreenArchives, Soundtrack Corner, solo per citarne alcuni) o direttamente alla Kronos Records. Sperando di fare cosa gradita agli appassionati della musica di Piero posto qui, in anteprima assoluta, il testo delle mie note di copertina:

Tra le oltre 150 colonne sonore composte da Piero Umiliani quella di Aragosta a Colazione (1979) è una delle meno conosciute ma musicalmente più ricche, che si inquadra in un particolare periodo artistico del maestro. Erano gli anni della disco i cui ritmi imperavano anche nel cinema ma Umiliani, sperimentate le ritmiche dance in Pane Burro e Marmellata (1977), torna con Aragosta a Colazione ad uno dei suoi grandi amori, anzi al suo primo grande amore: il jazz orchestrale.
Dopo aver composto partiture di ogni genere per il cinema italiano tra le quali ricordiamo - solo per citarne alcune - il jazz puro de I Soliti Ignoti (1958), il mix tra pop, beat, jazz e bossa di Svezia, Inferno e Paradiso (1968) con l’immortale “Mah Nà Mah Nà”, il western epico de Il Figlio di Django (1968), il funk de La Ragazza Fuoristrada (1973), Umiliani entra alla fine degli Anni 70 in una sorta di nostalgia artistica per le grandi Big Band come quelle di Count Basie o Duke Ellington, suoi ispiratori sin da quando, giovanissimo, iniziò a suonare nei locali di Firenze frequentati dai soldati americani dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Umiliani voleva concretizzare questa sua rinata passione per il jazz e iniziò a lavorare al progetto di un tour nelle città d’Italia dove proporre con una grande orchestra quella musica che aveva sempre amato. I tempi però non erano maturi per un’iniziativa del genere, molto romantica e artistica ma che veniva considerata rischiosa da qualsiasi organizzatore. Umiliani, da artista puro, non stava ragionando in termini economici. Sentiva l’esigenza di proporre quel genere di musica, la “sua” musica.
Proprio in quel periodo il regista Giorgio Capitani, con il quale aveva collaborato per molti altri film, propose a Umiliani la colonna sonora di Aragosta a Colazione e quel jazz sofisticato, elegante, coinvolgente ed orecchiabile che il Maestro voleva portare nei teatri divenne il sottofondo impeccabile di quella commedia con Enrico Montesano, Claude Brasseur, Silvia Dionisio e Janet Agren. Il film era frutto di una coproduzione tra Italia e Francia (dove uscì nelle sale col titolo di Langouste à Déjeneur) ed ebbe un buon successo di pubblico grazie alla bravura degli attori e a un soggetto in stile sophisticated comedy (trama brillante ambientata nell’Alta Società), infarcito però di gag ed equivoci legati alla commedia all’italiana. E comunque, superfluo a dirlo, la soundtrack è perfetta e l’effetto sul grande schermo è straordinario, con il film profondamente arricchito dallo swing di Umiliani che sottolinea con ironia e ritmo ogni situazione.
Brani quali “Gente Bene” o “Eleganza e Mondanità” suonano come classici senza tempo, l’assolo di vibrafono nella take II di Come Nelle Vecchie Comiche ci restituisce Umiliani quale musicista puro, l’artista che suona per il piacere di suonare. Il tiratissimo “Gran Baruffa” è un esempio magistrale di swing e così via, sino ai sofisticatissimi slow “Dandy” e “Oh Dolci Baci”.
Aragosta a Colazione è molto di più che una colonna sonora, è un viaggio nel jazz popolare e gioioso, è il ritratto di un compositore che non dimentica le proprie origini e che ha vissuto la musica con una tensione artistica senza pari, sempre pronto a seguire l’istinto, infischiandosene delle mode o reinterpretandole in maniera assolutamente originale.
L’album fu pubblicato da una delle etichette indipendenti di Piero Umiliani, la SoundWorkShop (n. cat. SWS 122), ma non ebbe alcuna distribuzione e la tiratura fu limitata a circa 200 copie. Oggi, dopo più di trent’anni, grazie alla Kronos Records di Godwin Borg, la colonna sonora di Aragosta a Colazione ha finalmente la possibilità di essere ascoltata dai fan di Umiliani di tutto il mondo, sia i più affezionati che quelli delle nuove generazioni.

© Francesco Argento

martedì 15 giugno 2010

Piero Umiliani: Lete Moments con Mah Nà Mah Nà


Mah Nà Mah Nà, il brano immortale di Piero Umiliani, torna a far parlare di sè.
La nuova campagna pubblicitaria dell'Acqua Minerale Lete, denominata "Lete Moments", è in onda dal 14 giugno 2010, ideata dalla sede romana di Armando Testa, e ha come protagonisti divertenti personaggi animati che danno vita a dei siparietti musicali. Protagonisti del primo spot del nuovo format pubblicitario di Acqua Lete sono due bicchieri ed un panino che, esibendosi sulle note della canzone ‘Mah Nà Mah Nà’, descrivono con ironia e semplicità le virtù di Acqua Lete. La nuova campagna è supportata da un piano di comunicazione curato dal centro media Mec che vedrà Acqua Lete presente sulle principali emittenti televisive e radiofoniche nazionali, oltre che sul web, dove il brand occupa già un ruolo di primo piano. La creatività porta la firma del direttore creativo esecutivo Vincenzo Vigo. La casa di produzione è la Tax Free mentre la regia è di Franco Tassi.
Mah Nà Mah Nà continua a sorprendere e se volete conoscere meglio la storia di questo brano eccezionale fate un salto qui.

domenica 13 giugno 2010

Piero Umiliani: Aragosta a Colazione... finalmente il CD!


La colonna sonora del film Aragosta a Colazione composta da Piero Umiliani nel 1979 è finalmente disponibile in CD.
Il disco in vinile fu originariamente pubblicato da una delle etichette discografiche di proprietà di Piero Umiliani, la SoundWorkShop, in sole 200 copie e mai distribuito per la vendita. Questa nuova edizione rappresenta quindi un’occasione speciale per gli appassionati e i collezionisti.
Il progetto è stato curato da Godwin Borg della Kronos Records insieme al sottoscritto (nello spazio news del sito ufficiale di Piero Umiliani troverete altre informazioni).
Tra e me e Godwin si è stabilito un bel rapporto di amicizia e professionalità e questo di Aragosta a Colazione spero sia solo il primo di tanti progetti che abbiamo intenzione di dedicare a Piero.
L'OST di Aragosta a Colazione (1979) è una delle meno conosciute ma musicalmente più ricche, che si inquadra in un particolare periodo artistico del maestro che per l’occasione torna ad uno dei suoi grandi amori: il jazz orchestrale.
Dopo aver composto partiture di ogni genere per il cinema italiano (dal jazz puro de I Soliti Ignoti al pop di Svezia, Inferno e Paradiso con l’immortale Mah Nà Mah Nà, al funk de La Ragazza Fuoristrada al western de Il Figlio di Djiango, solo per citarne alcuni) Umiliani entra alla fine degli Anni 70 in una sorta di nostalgia artistica per le grandi Big Band come quelle di Count Basie o Duke Ellington, suoi ispiratori sin da quando, giovanissimo, suonava nei locali della Firenze del dopoguerra.
Aragosta a Colazione è molto di più che una colonna sonora, è un viaggio nel jazz orecchiabile e gioioso, è il ritratto di un artista che non dimentica le sue origini e le reinterpreta in maniera assolutamente originale. E la soundtrack sembra fatta su misura per il film, la commedia di Capitani esce arricchita dallo swing di Umiliani che sottolinea con ironia e ritmo i momenti più divertenti della pellicola.
Godwin, da grande appassionato quale è, si è impegnato a restaurarne il suono senza tradirne l'impronta originale ed io ho recuperato quanto più materiale sonoro e grafico possibile per la realizzazione del disco per il quale ho avuto il piacere e l'onore dis crivere le note di copertina.
Il disco è già in preordine sul sito della Kronos Records e l'uscita è programmata entro la fine di giugno.

martedì 8 giugno 2010

New York sull'Iphone e sull'Ipad: la Top Ten


Tra le oltre duecentomila applicazioni esistenti per l'Iphone e per l'Ipad non sono poche quelle che hanno a che fare con New York. Ce n'è per tutti i gusti: utilities, giochi, viaggi, news, lifestyle... e quindi provo a stilare una - personalissima - top ten delle New York Apps:

1) Frommer's New York City 2.0
Una guida eccellente ed interattiva. Girare per la città con la "Frommer's NY" sull'Iphone è utile e divertente ma è ugualmente valida per chi desidera, prima o poi, di visitarla.
2) New York Now
un concentrato di informazioni sviluppato dalla Moonshadow eCommerce che accede in tempo reale a una miriade di informazioni sulla città attraverso i feed RSS di diverse fonti. E con una grafica niente male...
3) Free New York City
Cosa si può fare gratis a New York? Molto, anche molto di più di quello che si possa immaginare e questa app vi dà tutte le dritte a riguardo...
4) NYC Way
Più di 60 applicazioni su New York in un colpo solo. E inoltre gratuite... devo aggiungere altro?
5) New York GPS
Una brochure virtuale per girare la città in punta di touchscreen. Mappe, foto, telefoni, indirizzi internet e una razionale suddivisione per categorie.
6) Times Square Live!
Poteva mancare una webcam app? Certo che no e questo punto d'osservazione su Times Square è un'esperienza da non perdere, quasi ipnotica.
7) iTrans NYC Subway
Tra le app metropolitane, nel senso che riguardano la metropolitana di New York, questa è la migliore e più accurata ee realizzata con la collapborazione ufficiale della MTA.
8) NY Nights Success in the City
Non poteva mancare un gioco. Ed ho scelto questo in stile "Sims". Buona grafica, situazioni divertenti e ottima giocabilità.
9) NewYorkDress.com
Dedicato alle vittime dello shopping, emule del New York Style a là Sex and the City. Occasioni per tutte le tasche e per tutti i gusti. Va bene anche per ispirarsi senza acquistare...
10) NY Times
Chiudo con l'app dello storico giornale di New York. Veste elegante e applicazione molto funzionale anche se sin troppo rigorosa, ma il NYT è il NYT...

lunedì 7 giugno 2010

Stephen King e Batman: Il Re e il Pipistrello


Nel 1986, in occasione del n. 400 di Batman c'era bisogno di un'introduzione particolare, anzi eccellente. Le due pagine commemorative dell'evento vennero affidate a Stephen King, lo scrittore noto come "Il Re del Terrore" (anche se personalmente trovo riduttiva la definizione). All'epoca King aveva da poco pubblicato il mastodontico "It" ed era già un star della letteratura di genere con nel curriculum titoli quali L'Ombra dello Scorpione e Shining.
A distanza di 25 anni quelle due pagine di introduzione sono ancora uno dei migliori compendi alla comprensione del personaggio, al suo mito e alla sua capacità di essere un (super)eroe eterno.
Nel corso della mia collaborazione con le edizioni italiane di Batman ho cercato più volte di "infilare" quelle due pagine in qualche rubrica redazionale ma, per un motivo o per un altro, non mi è stato possibile. Vorrei proporle qui in versione integrale ma il copyright me lo impedisce.
Mi limito a tradurre e citare un paio di passaggi e poi, se ne avete voglia e masticate un minimo d'inglese, provate a recuperare l'albo originale in qualche sito specializzato.
Ed ora, la parola al Re:
"Anche se oggi Batman ha la sua testata è all'albo di "Detective Comics" che io associo e continuo ad associare il personaggio. Lui era veramente un detective, senza i superpoteri e senza l'apparente immortalità, a lui negatagli, di quei moderni dei dell'Olimpo che sono i supereroi, lui doveva essere un detective...
...E poi... c'è un'altra cosa. Forse la vera ragione per la quale Batman aveva per me molto più fascino degli altri eroi. In lui c'era qualcosa di sinistro.
Proprio così. Avete sentito bene. Di sinistro... Batman era una creatura della notte."

mercoledì 2 giugno 2010

Jazz RE:Found Festival: Tributo a Piero Umiliani


Importante e imperdibile appuntamento a Vercelli per tutti gli appassionati di jazz.
Dall' 11 al 13 giugno si terrà il Jazz Re:Found Music and Art Festival.
La sera del 12 nella città piemontese è in programma il tributo a Piero Umiliani curato dal produttore della Right Tempo Rocco Pandiani, nonché disc jockey, che si esibirà nel suo dee jay set dedicato al maestro mentre le interpretazioni live sono affidate al Quartetto di Luigi Ranghino.
L'evento si terrà al Piazzale dei Divertimenti in Corso Bormida e nel corso della rassegna si esibiranno nomi celebri della scena nu jazz internazionale come la Cinematic Orchestra che ha già reinterpretato un brano di Umiliani per l'album "Remixes 1998-2000" e poi Tricky, The Herbaliser, i Zero 7 e il dee jay Alessio Bertallot, solo per citarne alcuni.
Il Festival è alla sua terza edizione ed è oggi una realtà europea, un contenitore metaculturale di arte e musica, calato in un contesto scenografico archeoindustriale. Molte le attività collegate all'evento, quali performance di street art, writing e una originale sezione food dove il jazz si mescola all'enogastronomia.

Romanzi a New York #3: King Kong


Chi non conosce King Kong, il mostro per eccellenza? In molti certamente, di sicuro tutti quelli che hanno visto il film originale e i suoi remake.
King Kong nacque da un'idea di Merian C. Cooper, regista del film insieme a Ernest B. Schoedsack, che per scrivere il soggetto si affidò all'inglese Edgar Wallace, uno dei più grandi giallisti di sempre, autore del ciclo de "I Giusti" e creatore del detective Reeder.
Wallace non tradisce le aspettative e scrive una storia affascinante, la cui scrittura ha contribuito in maniera determinante all'immortalità del film e del personaggio.
La New York di King Kong compare in pochi, ma fondamentali, capitoli.
La città segna l'inizio e la fine della storia e Wallace racconta l'arrivo di King Kong nella metropoli in maniera magistrale. L'annuncio dello spettacolo di Broadway con lo scimmione come star è vissuto dai newyorchesi con ansia e curiosità. La gente si riversa sulla Broadway da ogni quartiere e Wallace, con un espediente narrativo che è un piccolo capolavoro, ne approfitta per descriverne la provenienza attraverso i loro cappelli.
E poi c'è l'Empire State Building, con la scalata del mostro: "Kong era così in alto che la sua figura appariva più piccola di quella di un uomo, eppure continuava a salire. Contro i bianchi marmi dei muri, era una nera ombra che si trascinava di sporgenza in sporgenza, finché s'alzò nelle luci che illuminavanao la cima del grattacielo e riprese ad avanzare."
Quella ritratta è l'edizione italiana del 1976, pubblicata da Longanesi, corredata da immagini del primo film e acquistata da me, con grande soddisfazione, da una bancarella di libri fuori catalogo un paio d'anni fa. Nel 2005, in occasione del remake cinematografico di Peter Jackson, la Mondadori ne ha pubblicato una nuobva edizione.

Piero Umiliani e La Dolce Vita


La Dolce Vita, il celeberrimo film di Federico Fellini, compie il suo 50° anniversario. Tra i molti eventi organizzati per l'occasione ce ne sono un paio che ci riguardano. Il primo è una rassegna che si terrà al Museo di Roma in Trastevere dedicata a quegli anni e nel cui ambito è prevista la sezione "La Musica al Tempo della Dolce Vita".
In quella sede il 2 luglio alle 19:30 è in calendario il concerto del Trio di Nicola Cantatore basato su musiche di Piero Umiliani, Armando Trovajoli e Nino Rota.
Il secondo appuntamento è l'uscita di un bel doppio CD della Halidon intitolato La Dolce Vita Anniversary, una raccolta eterogenea che mescola il jazz internazionale a quello italiano, il lounge al pop ma sempre con un filo comune legato alle atmosfere di quegli anni. Piero è presente con un brano dal titolo emblematico per quel periodo: Paparazzi's Jump, un ritmatissimo swing uscito nel 1963 per la colonna sonora del film I Piaceri Proibiti diretto da Raffele Andreassi secondo lo stile del film-inchiesta.

domenica 30 maggio 2010

Tempo di Mondiali # 3: New York e il Calcio



Il rapporto tra New York e il Calcio è legato principalmente alla storia di una squadra, I New York Cosmos, che dal 1970 al 1985 riuscirono a far entrare la Grande Mela nelle pagine calcistiche dei quotidiani sportivi di tutto il mondo.
I Cosmos nacquero per volontà di due produttori discografici, i fratelli Ertegun, titolari di una delle etichette più famose del mondo, la Atlantic, quella di Aretha Franklin e Otis Redding ma anche dei Led Zeppelin per intenderci. I Cosmos divennero presto un caso mediatico oltre che una squadra di calcio e molti campioni desiderarono terminare lì la loro carriera. Nel club newyorchese arrivarono innanzitutto Pelè ma anche Carlos Alberto, Franz Beckenbauer e l'italiano Giorgio Chinaglia. E proprio a Pelè è legata una particolare partita, quella del suo addio al calcio giocato, che vide la sfida nel 1977 tra il Santos e i New York Cosmos con l'asso brasiliano che giocò un tempo per parte (per la cronaca vinsero i Cosmos 2-1).
Mentre l'Europa, e il mondo intero, parlavano spesso dei Cosmos era proprio la città di New York a mostrare sempre meno trasporto per il loro team. L'entusiasmo, e la presenza, sugli spalti era nel giro di pochi anni diventata poca cosa rispetto agli eventi di basket o di baseball. Lo Yankee Stadium, il tempio dello sport americano, fu utilizzato solo per un paio di stagioni. Gli anni 80 furono quelli del declino, la Warner Bros, che finanziava il progetto attraverso la sua sussidiaria Global Soccer Inc. decise di non investire più nel pallone e nonostante i tentativi di Chinaglia di rilanciare il club i Cosmos chiusero i battenti nel 1985.
La storia dei Cosmos oggi è raccolta nel libro Once in a Lifetime: The Incredible Story of New York Cosmos di Gavin Newsham, giornalista inglese del Guardian, libro che è divenuto un film documentario nel 2006 diretto da Paul Crowder e John Dower.
Nè libro nè film (questo è il trailer) hanno avuto la loro versione italiana, nonostante le centinaia di libri e dvd a tema calcistico che escono ogni anno...

Tempo di Mondiali # 2: Piero Umiliani e il Calcio



Piero Umiliani non è stato mai un grande appassionato di calcio. Anzi, a dirla tutta, del calcio non gliene è mai fregato nulla.
Qualche partita dei mondiali in tv e nulla di più. Eppure Piero ha legato in maniera indissolubile il suo nome al nostro sport nazionale con due sigle eccezionali, pezzi di storia della nostra televisione, due brani di una immediatezza e longevità straordinarie.
Il primo è Dribbling, registrato nel 1963 come sigla per la trasmissione "Il Gioco del Calcio" condotta da Giampiero Boniperti che aveva da poco dato l'addio al calcio giocato. Il brano, un popjazz molto ritmato, fu poi ripescato dalla Rai per la sigla della Domenica Sportiva dal 1969 al 1972 e chi non lo aveva mai ascoltato non pensava certo che era stato composto sei anni prima! (ascoltatelo qui, nella puntata del Cagliari campione d'Italia 1970).
Dribbling non ebbe la distribuzione discografica che meritava. Uscito come singolo per la RCA nel 1963 non venne poi ristampato in occasione del suo "ritorno" alla Domenica Sportiva, quando divenne veramente popolare.
Anche il secondo brano calcistico di Piero Umiliani, quello per la sigla finale di 90° Minuto dal 1981 al 1987, condotto dal mitico Paolo Valenti, è un tema sempreverde.
Si tratta di Discomania inciso nel 1978 con lo pseudonimo di The SoundWork Shoppers e incluso nel LP Discomusic, purtoppo mai distribuito ufficialmente e utilizzato in Rai per le sonorizzazioni di vari servizi giornalistici e sottofondi.
Discomania, come lascia facilmente intuire il titolo è un brano "disco", di facile ascolto ma interpretato con la raffinatezza del jazzista. Le trame dei fiati e delle percussioni sono semplici solo in apparenza e il tema suona fresco ancora oggi.
Attualmente Discomania è reperibile (in versione remix) nel CD Easy Tempo Experience vol.3 mentre Dribbling è ancora nel limbo delle possibili riedizioni discografiche. Almeno per il momento...

sabato 29 maggio 2010

Tempo di Mondiali # 1: Batman e il Calcio



L'abbinamento tra il mondo di Batman e quello del Calcio non è certo immediato ma può comunque riservare delle sorprese, ad iniziare dalla gloriosa serie di Batman pubblicata dalla Mondadori dal 1966 al 1970 e durata 85 albi.
Nel 1968 la testata iniziò a proporre, con tanto di strillo in copertina, le immagini delle squadre di Serie A disegnate da artisti nostrani. Le immagini erano "da ritagliare" e chi lo faceva deturpava irrimediabilmente l'albo e la storia in barba a qualsiasi criterio collezionistico. Sempre nei numeri di fine anni 60 sono apparse anche delle ministorie dedicate ad alcuni campioni quali Sergio Anastasi o Gigi Riva, completamente slegate dal contesto supereroistico ma considerate dall'editore appetibili dal pubblico giovane, ingenuo e spensierato che all'epoca acquistava i fumetti. Se quindi il Batman "italiano" si è in qualche modo avvicinato al nostro sport nazionale la cosa, tutto sommato, è meno strana di quanto si possa pensare.
Più curiosa, e interessante per gli appassionati del personaggio, è la presenza del Calcio, anzi del Soccer, in una storia di Batman, quella apparsa sul n. 275 del mensile originale americano. Scritta da David V. Reed per i disegni di Ernie Chua, vede Batman (nei panni di Bruce Wayne) assistere a una partita di pallone insieme al suo maggiordomo inglese Alfred che tenta di spiegargli regole e dimensioni del campo.
Ma Batman/Bruce Wayne lo interrompe quasi bruscamente con queste parole: "Alfred, ti ho invitato qui perché questo è il tuo sport nazionale... ma per favore non tenermi la lezione... Io al College giocavo al Calcio!".
E quindi chi pensava a un giovane Batman campione di football americano o di baseball dovrà ricredersi.

Tra gangster e banditi il campo di calcio diverrà un terreno di lotta contro il crimine, riassunte nella copertina con un Batman insolito portiere. Ed è stato proprio un portiere, Pino Tagliatela, difensore dei pali del Napoli dal 1994 al 1999 ad essere soprannominato "Batman" dai tifosi e, quindi, il cerchio si chiude.
Anzi ancora no. Per la cronaca la Roma ritratta in stile comics su Batman n. 53 era questa: Santarini, Cordova, Bet, Sirena, Taccola, Cappelli. In ginocchio: Ferrari, salvori, Pizzaballa, D'Amato, Peirò.