
Nel 1986, in occasione del n. 400 di Batman c'era bisogno di un'introduzione particolare, anzi eccellente. Le due pagine commemorative dell'evento vennero affidate a Stephen King, lo scrittore noto come "Il Re del Terrore" (anche se personalmente trovo riduttiva la definizione). All'epoca King aveva da poco pubblicato il mastodontico "It" ed era già un star della letteratura di genere con nel curriculum titoli quali L'Ombra dello Scorpione e Shining.
A distanza di 25 anni quelle due pagine di introduzione sono ancora uno dei migliori compendi alla comprensione del personaggio, al suo mito e alla sua capacità di essere un (super)eroe eterno.
Nel corso della mia collaborazione con le edizioni italiane di Batman ho cercato più volte di "infilare" quelle due pagine in qualche rubrica redazionale ma, per un motivo o per un altro, non mi è stato possibile. Vorrei proporle qui in versione integrale ma il copyright me lo impedisce.
Mi limito a tradurre e citare un paio di passaggi e poi, se ne avete voglia e masticate un minimo d'inglese, provate a recuperare l'albo originale in qualche sito specializzato.
Ed ora, la parola al Re:
"Anche se oggi Batman ha la sua testata è all'albo di "Detective Comics" che io associo e continuo ad associare il personaggio. Lui era veramente un detective, senza i superpoteri e senza l'apparente immortalità, a lui negatagli, di quei moderni dei dell'Olimpo che sono i supereroi, lui doveva essere un detective...
...E poi... c'è un'altra cosa. Forse la vera ragione per la quale Batman aveva per me molto più fascino degli altri eroi. In lui c'era qualcosa di sinistro.
Proprio così. Avete sentito bene. Di sinistro... Batman era una creatura della notte."
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