
Non molto tempo fa chi voleva ascoltare qualche dee jay che proponesse un po' di jazz doveva entrare in locali ai limiti della clandestinità, avventurarsi tra il passaparola e iscriversi a circoli/associazioni culturali/club come se ci si avvicinasse a una setta, a un elite carbonara e un pò snob. Poi, in tempi più recenti, è successo qualcosa di nuovo, anzi di antico.
La riscoperta dei padri della musica, dei brani rare groove, dell'easy jazz o lounge che dir si voglia, da parte di alcuni disc jockey americani e, soprattutto, inglesi ha riacceso l'interesse verso una musica di qualità, una musica suonata, anche se spesso campionata e rubata per proporre qualcosa di nuovo che suoni bene, quasi "vero".
Se a ciò aggiumgiamo la rinascita del vinile, ecco che far girare il jazz sui piatti diventa un fenomeno sociale e, quando c'è il gusto e l'eclettismo dei dj, un evento.
E' il caso della serata Fermata Jazz, all'ATM bar di Milano (Bastioni Porta di Volta 18A) dove ogni martedì dalle 18.30 sino a mezzanottre il jazz gira sui piatti, manovrati da Rocco Pandiani e Simone Vimercati. Rocco "Mad on Jazz" Pandiani, fondatore nel 1993 dell'etichetta Right Tempo è stato uno dei riscopritori di Piero Umiliani e, non a caso, una delle serate di punta della Fermata Jazz è stata quella a lui dedicata.
Long Live Jazz!
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