domenica 30 maggio 2010

Tempo di Mondiali # 3: New York e il Calcio



Il rapporto tra New York e il Calcio è legato principalmente alla storia di una squadra, I New York Cosmos, che dal 1970 al 1985 riuscirono a far entrare la Grande Mela nelle pagine calcistiche dei quotidiani sportivi di tutto il mondo.
I Cosmos nacquero per volontà di due produttori discografici, i fratelli Ertegun, titolari di una delle etichette più famose del mondo, la Atlantic, quella di Aretha Franklin e Otis Redding ma anche dei Led Zeppelin per intenderci. I Cosmos divennero presto un caso mediatico oltre che una squadra di calcio e molti campioni desiderarono terminare lì la loro carriera. Nel club newyorchese arrivarono innanzitutto Pelè ma anche Carlos Alberto, Franz Beckenbauer e l'italiano Giorgio Chinaglia. E proprio a Pelè è legata una particolare partita, quella del suo addio al calcio giocato, che vide la sfida nel 1977 tra il Santos e i New York Cosmos con l'asso brasiliano che giocò un tempo per parte (per la cronaca vinsero i Cosmos 2-1).
Mentre l'Europa, e il mondo intero, parlavano spesso dei Cosmos era proprio la città di New York a mostrare sempre meno trasporto per il loro team. L'entusiasmo, e la presenza, sugli spalti era nel giro di pochi anni diventata poca cosa rispetto agli eventi di basket o di baseball. Lo Yankee Stadium, il tempio dello sport americano, fu utilizzato solo per un paio di stagioni. Gli anni 80 furono quelli del declino, la Warner Bros, che finanziava il progetto attraverso la sua sussidiaria Global Soccer Inc. decise di non investire più nel pallone e nonostante i tentativi di Chinaglia di rilanciare il club i Cosmos chiusero i battenti nel 1985.
La storia dei Cosmos oggi è raccolta nel libro Once in a Lifetime: The Incredible Story of New York Cosmos di Gavin Newsham, giornalista inglese del Guardian, libro che è divenuto un film documentario nel 2006 diretto da Paul Crowder e John Dower.
Nè libro nè film (questo è il trailer) hanno avuto la loro versione italiana, nonostante le centinaia di libri e dvd a tema calcistico che escono ogni anno...

Tempo di Mondiali # 2: Piero Umiliani e il Calcio



Piero Umiliani non è stato mai un grande appassionato di calcio. Anzi, a dirla tutta, del calcio non gliene è mai fregato nulla.
Qualche partita dei mondiali in tv e nulla di più. Eppure Piero ha legato in maniera indissolubile il suo nome al nostro sport nazionale con due sigle eccezionali, pezzi di storia della nostra televisione, due brani di una immediatezza e longevità straordinarie.
Il primo è Dribbling, registrato nel 1963 come sigla per la trasmissione "Il Gioco del Calcio" condotta da Giampiero Boniperti che aveva da poco dato l'addio al calcio giocato. Il brano, un popjazz molto ritmato, fu poi ripescato dalla Rai per la sigla della Domenica Sportiva dal 1969 al 1972 e chi non lo aveva mai ascoltato non pensava certo che era stato composto sei anni prima! (ascoltatelo qui, nella puntata del Cagliari campione d'Italia 1970).
Dribbling non ebbe la distribuzione discografica che meritava. Uscito come singolo per la RCA nel 1963 non venne poi ristampato in occasione del suo "ritorno" alla Domenica Sportiva, quando divenne veramente popolare.
Anche il secondo brano calcistico di Piero Umiliani, quello per la sigla finale di 90° Minuto dal 1981 al 1987, condotto dal mitico Paolo Valenti, è un tema sempreverde.
Si tratta di Discomania inciso nel 1978 con lo pseudonimo di The SoundWork Shoppers e incluso nel LP Discomusic, purtoppo mai distribuito ufficialmente e utilizzato in Rai per le sonorizzazioni di vari servizi giornalistici e sottofondi.
Discomania, come lascia facilmente intuire il titolo è un brano "disco", di facile ascolto ma interpretato con la raffinatezza del jazzista. Le trame dei fiati e delle percussioni sono semplici solo in apparenza e il tema suona fresco ancora oggi.
Attualmente Discomania è reperibile (in versione remix) nel CD Easy Tempo Experience vol.3 mentre Dribbling è ancora nel limbo delle possibili riedizioni discografiche. Almeno per il momento...

sabato 29 maggio 2010

Tempo di Mondiali # 1: Batman e il Calcio



L'abbinamento tra il mondo di Batman e quello del Calcio non è certo immediato ma può comunque riservare delle sorprese, ad iniziare dalla gloriosa serie di Batman pubblicata dalla Mondadori dal 1966 al 1970 e durata 85 albi.
Nel 1968 la testata iniziò a proporre, con tanto di strillo in copertina, le immagini delle squadre di Serie A disegnate da artisti nostrani. Le immagini erano "da ritagliare" e chi lo faceva deturpava irrimediabilmente l'albo e la storia in barba a qualsiasi criterio collezionistico. Sempre nei numeri di fine anni 60 sono apparse anche delle ministorie dedicate ad alcuni campioni quali Sergio Anastasi o Gigi Riva, completamente slegate dal contesto supereroistico ma considerate dall'editore appetibili dal pubblico giovane, ingenuo e spensierato che all'epoca acquistava i fumetti. Se quindi il Batman "italiano" si è in qualche modo avvicinato al nostro sport nazionale la cosa, tutto sommato, è meno strana di quanto si possa pensare.
Più curiosa, e interessante per gli appassionati del personaggio, è la presenza del Calcio, anzi del Soccer, in una storia di Batman, quella apparsa sul n. 275 del mensile originale americano. Scritta da David V. Reed per i disegni di Ernie Chua, vede Batman (nei panni di Bruce Wayne) assistere a una partita di pallone insieme al suo maggiordomo inglese Alfred che tenta di spiegargli regole e dimensioni del campo.
Ma Batman/Bruce Wayne lo interrompe quasi bruscamente con queste parole: "Alfred, ti ho invitato qui perché questo è il tuo sport nazionale... ma per favore non tenermi la lezione... Io al College giocavo al Calcio!".
E quindi chi pensava a un giovane Batman campione di football americano o di baseball dovrà ricredersi.

Tra gangster e banditi il campo di calcio diverrà un terreno di lotta contro il crimine, riassunte nella copertina con un Batman insolito portiere. Ed è stato proprio un portiere, Pino Tagliatela, difensore dei pali del Napoli dal 1994 al 1999 ad essere soprannominato "Batman" dai tifosi e, quindi, il cerchio si chiude.
Anzi ancora no. Per la cronaca la Roma ritratta in stile comics su Batman n. 53 era questa: Santarini, Cordova, Bet, Sirena, Taccola, Cappelli. In ginocchio: Ferrari, salvori, Pizzaballa, D'Amato, Peirò.

lunedì 24 maggio 2010

Broadway Never Dies


Chi entra nel mio sito dedicato alla vecchia New York viene accolto dalle note di un brano di Umiliani tra i meno famosi ma molto accattivante, un sottofondo ideale per quelle immagini datate e affascinanti, dai colori ritoccati e per questo ancora più evocative delle vere fotografie. Quelle note non sono altro che una parte di Broadway Never Dies , titolo perfetto per raccontare l'immortalità di New York e della musica di Piero.
Broadway Never Dies è uno dei brani composti da Piero nel 1991, durante il ritorno sulla scena dopo un periodo di, purtroppo non volontaria, inattività. Il brano venne inciso per il CD Umiliani Jazz Family (Liuto Records 1991), una raccolta di nuovi temi e reinterpretazioni di brani che Umiliani propose con una band giovane e motivata, tra cui spiccava la tromba di Paolo Fresu, già noto ma ancora lontano dal diventare una star del jazz, cosa che Piero aveva predetto al primo ascolto.
La session, registrata negli studi CAM di Roma quasi come se fosse una jam live, presenta inoltre il basso di Giovanni Tommaso, la batteria di Gianpaolo Ascolese e la voce di Alessandra Umiliani, figlia del maestro, allora mia fidanzata e che di li' a due anni avrò il privilegio di sposare.
Sono molti i quindi i motivi per i quali sono affezionato a questo brano ma sono certamente molti di più quelli per suggerirne agli appassionati un ascolto attento.

sabato 22 maggio 2010

Il Cinema di Clemente


Sono stato recentemente contattato da Carmelo Clemente, responsabile tecnico della Cinesecolo Corporation Barbatoja Movie col quale ci siamo scambiati alcune informazioni. Aldilà della sua professione Carmelo è un grande appassionato di cinema, soprattutto di quel cinema di genere che Piero Umiliani ha musicato nel corso degli anni più produttivi del cinema italiano.
Ed è con la sua immensa passione per il grande schermo che Carmelo ha raccolto nel libro Il Mio Cinema (Edizioni Boemi, Catania) ricordi, impressioni, testimonianze ed immagini di un cinema che oggi viene riscoperto, ricercato da collezionisti e nuovi registi che si ispirano a mani basse a quelle pellicole che riempivano le sale e venivano spesso riproposti nei cinemini di seconda visione o nelle arene estive.
La musica di Piero Umiliani si affaccia qua e là tra locandine di film come Agente 3S3: Massacro al Sole, Goldface il Fantastico Superman, Agente 3S3 Passaporto per l'Inferno...
Quello raccontato da Clemente è forse il nostro cinema più vero, dove la fantasia poteva liberarsi, a volte con effetti ingenui o inconsapevolmente divertenti ma anche geniali e innovativi.

mercoledì 19 maggio 2010

Piero Umiliani: Arrivano i 45 giri (update 1)



Qualche aggiornamento sui nuovi 45 giri di Piero Umiliani di prossima uscita. L'artwork, anche quello della label sui vinili, è pressoché definitivo, curato con gusto da Giulio "Jazzy Jules" Maini.
La riedizione è opera di Rocco Pandiani della Right Tempo insieme al dee jay-musicista Gak Sato.
Il lato B di News! non sarà più Rotativa ma Top Secret mentre il singolo estratto da Tra Scienza e Fantascienza sarà un EP con tre brani dove oltre a Soundmaker Blues e Gadget ci sarà spazio anche per Automa.
Sulla back cover dei singoli, oltre ai crediti, sono presenti degli estratti delle note di copertina che saranno incluse nei relativi album.
Io mi sono occupato di quelle di Blue Nude mentre gli amici Andrew Cartmel del blog http://coolcatcartmel.blogspot.com/ ha lavorato su News! e il musicista Toby Dammitt su quelle di Tra Scienza e Fantascienza .
Il progetto, come il mercato richiede, ha un respiro internazionale e i contenuti sono in lingua inglese.
Chiudiamo con i musicisti che hanno accompagnato Piero Umiliani in questi dischi. Li cito così, in ordine sparso, tanto per dare un'idea: I fratelli Bruno e Giovanni Tommaso (entrambi al basso), Enrico Pierannunzi (pianoforte), Vincenzo Restuccia (batteria), Cicci Santucci (tromba), Sal Genovese (sax), Antonello Vannucchi (hammond), Carlo Coppotelli (chitarra), Gegè Munari (batteria).
A presto altri aggiornamenti...

Batman e Sun Ra: Il Disco


Sun Ra (1914-1993) non è uno dei nemici di Batman ma, come molti sanno, è un jazzista tra i più controversi della storia della musica. Amato ed odiato in pari misura dagli appassionati, da alcuni considerato un bluff totale e da altri un genio. Aldilà dei suoi messaggi spiazzanti come il definirsi originario di Saturno, o l' essere seguace di varie filosofie che miscelavano religione egizia, fantascienza, la cabala e i Rosacroce è stato comunque un pioniere del jazz moderno. Fondatore dell'Arkestra, una band di oltre 40 elementi con al seguito ballerine e mangiatori di fuoco ha inciso oltre 200 dischi. E tra tutti questi dischi c'è n'è uno molto particolare, pubblicato nel 1966 sotto lo pseudonimo di The Sensational Guitars of Dan and Dale e intitolato Batman and Robin. Il disco, prodotto dalla Tifton Records, era originariamente destinato ai ragazzini ma la band, oltre a Sun Ra, presentava fior di musicisti come il secondo tastierista Al Kooper e la tromba di Jimmy Owens. Siamo di fronte a un children jazz tutt'altro che banale, con spunti beat e rhythm & blues con l'organo di Sun Ra che nella cover del tema di Batman vale da solo la ricerca del disco. Batman and Robin è stato ristampato in cd nel 2001 ma la reperibilità in Italia è pressoché impossibile, però con un pò di pazienza lo si può trovare in rete, magari qui dove è possibile ascoltare qualche clip in anteprima.
All'interno ci sono delle splendide immagini di Batman realizzate da Neal Adams, uno dei migliori disegnatori del personaggio creato da Bob Kane.

domenica 16 maggio 2010

Prossima Fermata... Jazz!


Non molto tempo fa chi voleva ascoltare qualche dee jay che proponesse un po' di jazz doveva entrare in locali ai limiti della clandestinità, avventurarsi tra il passaparola e iscriversi a circoli/associazioni culturali/club come se ci si avvicinasse a una setta, a un elite carbonara e un pò snob. Poi, in tempi più recenti, è successo qualcosa di nuovo, anzi di antico.
La riscoperta dei padri della musica, dei brani rare groove, dell'easy jazz o lounge che dir si voglia, da parte di alcuni disc jockey americani e, soprattutto, inglesi ha riacceso l'interesse verso una musica di qualità, una musica suonata, anche se spesso campionata e rubata per proporre qualcosa di nuovo che suoni bene, quasi "vero".
Se a ciò aggiumgiamo la rinascita del vinile, ecco che far girare il jazz sui piatti diventa un fenomeno sociale e, quando c'è il gusto e l'eclettismo dei dj, un evento.
E' il caso della serata Fermata Jazz, all'ATM bar di Milano (Bastioni Porta di Volta 18A) dove ogni martedì dalle 18.30 sino a mezzanottre il jazz gira sui piatti, manovrati da Rocco Pandiani e Simone Vimercati. Rocco "Mad on Jazz" Pandiani, fondatore nel 1993 dell'etichetta Right Tempo è stato uno dei riscopritori di Piero Umiliani e, non a caso, una delle serate di punta della Fermata Jazz è stata quella a lui dedicata.
Long Live Jazz!

sabato 15 maggio 2010

Romanzi a New York #1: Maigret a New York


Nella posta del sito The Old New York City Project trovo con una certa frequenza delle richieste di suggerimento di libri. La bibliografia pubblicata nell'apposita pagina è orientata sulla saggistica e quindi considerata insoddisfacente per chi abbia voglia di leggere una storia ambientata a New York. Chi mi scrive però presume che io legga molti romanzi ambientati a New York.
E presume bene.
Al punto che ho pensato di inserire, di quando in quando, delle brevi recensioni di romanzi newyorchesi.
Cominciamo con uno scrittore che non ha bisogno di presentazioni: Georges Simenon. Maigret a New York è il ventiseiesimo romanzo con protagonista il celebre commissario e fu pubblicato nel 1947. In quegli anni Simenon viveva a New York e ritenne giusto far agire almeno una volta anche il suo personaggio nella metropoli americana.
La trama vede Maigret, oramai in pensione, che viene convinto da Jean Maura, figlio del ricco uomo d'affari John Maura a partire per New York, a bordo di un transatlantico, perché il ragazzo crede che il padre sia in grave pericolo. Maigret girerà per la città con gli occhi di Simenon, e questa è la parte più bella del libro, tra bassifondi e luoghi noti, con la scoperta di un progresso che coinvolgerà il mondo intero, fornendoci un ritratto della città e dei suoi stereotipi in un' atmosfera di indagine ed elegante mistero.
Maigret a New York è il primo di una serie di romanzi che Simenon scriverà durante i dieci anni passati in America e, a mio parere, è anche uno dei migliori tra gli episodi della serie. La copertina che propongo è quella dell'ultima riedizione curata dall'Adelphi nel 2002 e continuamente ristampata, ma se avete voglia di vederne altre, tra cui la prima edizione assoluta, fate un salto qui.

giovedì 13 maggio 2010

3S3: Piero Umiliani e Orietta Berti



Nel 1966 il regista Simon Sterling, in realtà l’italianissimo Sergio Sollima che più avanti dirigerà il celebre Sandokan televisivo, gira un film in stile 007 dal titolo Agente 3S3 Massacro al Sole. In questo genere di film, oggi noto in tutto il mondo con il termine eurospy, la musica ha un ruolo fondamentale. Voci femminili possenti e jazzate entrano sui titoli di testa appena spente le luci in sala.
La colonna sonora di questo film fu affidata a Piero Umiliani e la voce prescelta fu quella di Orietta Berti che, almeno fino a quel momento, ci aveva abituato ad altro genere di canzoni. Il brano portante era “Le Ore del Sole” che per la distribuzione internazionale del film venne anche proposto in inglese come “Trouble Galore”, con i testi scritti da Carol Danell, cantante americana che aveva già collaborato con Umiliani sia per il cinema (I Piaceri Proibiti) che in televisione con la trasmissione Moderato Swing.
Il risultato fu straordinario . La Berti interpreta il tema con forza ed eleganza, un tema difficile da cantare come molte composizioni di Piero, che metteva sempre alla prova musicisti e cantanti con partiture semplici solo in apparenza.
Agente 3S3: Massacro al Sole è da lungo tempo un film introvabile e mai riproposto in TV né in dvd, stesso dicasi per la colonna sonora che non ha una versione discografica se non quella dei vecchi 45 giri, peraltro tirati in pochissime copie. Solo qualche mese fa in un quintuplo cofanetto della Berti è riapparsa Le Ore del Sole, purtroppo solo in versione italiana, poiché il master della versione inglese è andato distrutto.
Nel frattempo ho avuto notizia da un gentilissimo restauratore cinematografico che il film è in fase di restauro e quindi potrebbe rivedere la luce. Non solo. Ho intenzione di procedere a una ricerca nei nostri archivi dei master se ci fosse una copia della english version. Sui documenti cartacei non ce n’è traccia, ma appena possibile approfondirò. Nel frattempo chi lo volesse può ascoltare un breve estratto di Trouble Galore nella pagina dedicata al 1966 del sito di Piero Umiliani (è il soundclip 2 del film in questione).

mercoledì 12 maggio 2010

Batman a New York



In molti, forse tutti quelli che leggono questo blog, sanno che Gotham City è la città di Batman e che la stessa Gotham è una interpretazione fantasiosa di New York. Qualcuno in meno forse sa che il rapporto tra Batman e la vera New York è molto più stretto. A prescindere dal fatto storico della creazione del personaggio ad opera del disegnatore newyorchese Bob Kane (1915-1998) coudiuvato dallo sceneggiatore del Bronx Bill Finger (1914-1974, Batman ha iniziato a vivere le sue avventure proprio a New York, quando debuttò sul n. 27 di Detective Comics nel maggio del 1939. Da quella data sino all’uscita del n. 4 di Batman avvenuta nell’inverno del 1941 il Pipistrello saltava sui tetti della Grande Mela e il suo alter ego Bruce Wayne girava per la downtown di Manhattan con il cappotto di cammello e tanto di pipa. La fase esplosiva della crescita architettonica della città aveva da poco raggiunto il suo apice, l’art deco aveva fatto la sua comparsa in grattacieli come il Chrysler Building o lo stesso Empire State Building e anche se il tratto di Kane non si sofferma molto sull’estetica urbana privilegiando azione e personaggi si respira ugualmente l’atmosfera della città di quegli anni. L’omaggio a New York si consacra nel n. 2 di New York World’s Fair Comics del 1939 quando Batman e Robin vivono un’avventura ambientata in quella che fu una delle esposizioni internazionali più importanti della storia, dove vennero presentate invenzioni che avrebbero cambiato la vita quotidiana dei cittadini americani e del mondo. Mancava poco alla scomparsa di New York dalla pagine di Batman ma quella scomparsa non fu definitiva.
Nel 1966 venne distribuita sui voli della PanAm provenienti dall’Europa una guida di New York molto particolare, destinata ai ragazzini e presentata proprio da Batman e Robin e il suo creatore Bob Kane.
Oltre alle mete turistiche più ovvie nella guida c’è anche una tappa allo studio di Bob, che illustra agli ipotetici visitatori come si creano i personaggi dei fumetti. Oggi questa guida è un pezzo da collezione per i tanti fan delle memorabilia dell’Uomo Pipistrello.

In tempi più recenti Batman è tornato a New York nel 1994 in una delle storie più attese e peggio riuscite della storia del fumetto supereroistico. Uno dei migliori narratori di Batman, Frank Miller, e il disegnatore Todd McFarlane, famoso per il suo Spawn, uniscono le forze per far incontrare i personaggi in una vicenda ambientata a New York (Spawn vs. Batman, Image Comics). La storia è convulsa, i disegni brillanti ma senza anima, i due autori sembrano solo impegnati a rispettare l’accordo nato per far uscire un fumetto in grado di vendere centinaia di migliaia di copie. Sarà stato anche così ma l’albo finisce presto nel dimenticatoio, venduto dalle fumetterie nello scatolone delle occasioni.
Questo ritorno di Batman a New York è un ritorno deludente anche sotto l’aspetto grafico della città le cui immagini avrebbero potuto riscattare magari la noia generale di questa avventura.
Qualche anno dopo, nel 2000, Batman torna ancora nella city per incontrare Devil nella storia King of New York scritta da Alan Grant e disegnata da Eduardo Barreto. Il risultato è migliore del precedente crossover con Spawn. Grant è uno scrittore d'esperienza, aldilà delle mode e la storia ne guadagna e anche la città fa la sua figura...

martedì 11 maggio 2010

Mike Patton e Piero Umiliani


In occasione dell'uscita del suo nuovo album Mondo Cane il cantante dei Faith No More Mike Patton ha stilato per il music magazine Spinner la sua top ten list delle colonne sonore dei mondo movie italiani. Al quarto posto c'è Angeli Bianchi... Angeli Neri, una delle più belle ed innovative soundtrack di Piero Umiliani, ma anche una delle più sottovalutate, almeno fino ad ora...
Questo disco fu registrato a Bahia in Brasile nel 1969 e si avvale anche di alcune registrazioni originali "carpite" durante alcuni riti locali. L'album viene dopo quello di Svezia Inferno e Paradiso che lanciò nel mondo Mah Nà Mah Nà. All'epoca, chi si aspettava anche qui un brano popolare come quello restò deluso. I temi di questo film sono evocativi, fantastici e ritmicamente straordinari sia negli episodi più movimentati che in quelli d'atmosfera. La riedizione in cd della Easy Tempo uscita nel 1997 ne propone la versione integrale, con take alternative rimaste inedite sul LP originale.
Sweet Revelation, La Foresta Incantata, Saudade sono le tracce di punta e, come dice Patton, "il satanismo non ha mai suonato così bene"...

lunedì 10 maggio 2010

Piero Umiliani: da Roma a New York


Che i temi di questo blog siano più legati di quanto possa sembrare inizialmente credo sia chiaro, come è chiaro che in questi primi giorni di pubblicazione io faccio di tutto per proporre post che intreccino questi stessi temi.
Chiusa la premessa, parliamo di uno dei dischi più belli di Umiliani, Da Roma a New York (RCA A 10V 103), un LP in formato 10" pollici che nel 1957 ha dato la scossa al jazz italiano, e venduto - come si diceva allora - "nei migliori negozi di dischi" al prezzo di 2.940 lire.
Un suono internazionale come mai si era sentito sino ad allora nel nostro paese. Umiliani dirige I Suoi Solisti con un gusto swing naturale, morbido ed energico allo stesso tempo. Il disco rappresenta la maturazione jazzistica di Umiliani, non più propositore di brani ispirati dal jazz newyorchese ma in grado di produrre un sound innovativo, internazionale, paradossalmente più americano degli stessi americani.
Oltre all'omonima title track altri otto brani compongono il microsolco e precisamente Soraya, La Fanciulla dai Capelli di Nylon, Blues for Tony Sciacca, dedicato al sassofonista noto in America come Tony Scott, Vasi a Samo, Kon-Tiki, Canzonetta, I Sette Peccati, Aria di Danza, Sic et Simpliciter.
Piero nel corso della sua vita andrà più volte a New York, passeggiando per ore e ore lungo le sterminate street della città, trovando il jazz dappertutto, tra i musicisti di strada, nei bar, nelle locandine di Broadway e - ovviamente - nei negozi di dischi, soprattutto quelli più piccoli e specializzati, dove acquistava decine e decine di dischi e, quando trovava uno dei suoi album in vendita, si sorprendeva sempre un pò, con un misto di orgoglio e incredulità del fatto che un suo LP fosse a fianco di uno di Duke Ellington.
Se volete ascoltare un piccolo estratto del disco visitate la pagina Jazz dall'Italia del sito di Piero Umiliani, la traccia 6 della Jazz Playlist è Aria di Danza. E magari, con l'occasione, ascoltate anche gli altri clip...

domenica 9 maggio 2010

Comics Jazz e Fumetti Gietz



Se Batman è Jazz Piero Umiliani è Gietz!.
Il jazz di rado è raccontato a fumetti, ma di rado non significa mai.
Nel 1995 uscì la miniserie Batman:Jazz scritta da Gerard Jones e disegnata da Mark Badger, pubblicata in Italia dalla casa editrice dove io collaboravo in quegli anni, la PlayPress, nel n. 17 della serie Le Leggende del Cavaliere Oscuro. La storia narra del ritorno dopo quaranta anni di un jazzista ritenuto scomparso (molto simile a Charlie Parker) ed è un pretesto per far calare Batman in una realtà di vecchi - e poveri - jazzisti, di spacciatori e gangster da strapazzo. I vecchi jazzmen raccontano le loro vite e, nello stesso tempo, raccontano il jazz. La vicenda è molto poco supereroistica, il cattivo si intuisce subito, ma poco importa. I disegni sono cupi, fumosi, come i locali dove si esibiva il protagonista.
Oggi, dopo quindici anni, il jazz torna nei fumetti e si trasforma in un più italiano Gietz! grazie ad Hannes Pasqualini e Andrea Campanella che hanno pubblicato questa graphic novel per la Tunuè edizioni.
Il protagonista è Nicola Bertini che con la sua tromba ci racconta la nascita del jazz in Italia insieme ad altri "eroi" tra cui Piero Umiliani. Abbiamo collaborato con piacere con questi ragazzi, autori di una storia romantica e recitata, dove la musica non si ascolta ma arriva lo stesso. Se poi volete proprio ascoltarla c'è il book trailer sulle note di Ritorno da Marte uno dei brani jazz più belli di Piero Umiliani, registrato nel 1958.

sabato 8 maggio 2010

Piero Umiliani: Arrivano i 45 giri




E' da mesi che ci lavoriamo, tra uno stop e l'altro, tra idee e note di copertina ma sembra, dico sembra, che quasi ci siamo. Con la Easy Tempo dell'amico Rocco Pandiani sono di prossima uscita tre singoli di Piero Umiliani in vinile. Sono titoli molto appetibili per gli appassionati di musica e per i fan del maestro. Non solo, potrebbero preludere anche ad altrettanti album ma la cosa è ancora in fase di progetto. Per il momento anticipiamo in prima visione assoluta le bellissime bozze di copertina e i titoli dei singoli: Blue Nude/Life Goes On tratti dal film Blue Nude del 1978 e sinora inedite; News!/Rotativa tratti dall'album News! News! News! e Soundmaker Blues/Gadget dal LP Tra Scienza e Fantascienza. Ancora presto per rivelare la data di uscita. Stay tuned!

Cosa ti piace di Nuok?


Ogni tanto penso, tento, di dare una risposta esauriente alla domanda "Perché ti piace New York?" E' capitato anche recentemente nell'intervista che ho rilasciato al sito di Nuok. Riflettendoci ancora, provo ad aggiungere qualcosa qui. Penso che il fascino di New York risieda nel suo perfetto mix, anzi remix, tanto per usare un termine molto musicale, tra Futuro e Nostalgia.
Passeggiando per la città si è circondati da soluzioni architettoniche fantascientifiche e grattacieli di fine Ottocento e del primo Novecento. In molti negozi spesso si vedono legni ed ottoni che da noi sarebbero già stati smantellati per essere sostituiti da asettiche scaffalature imposte dai vari franchising.
Alcuni quartieri pullulano di banchi di libri usati, nel Village non è dificile incontarre chi vende i vinili Anni 70 sul marciapiede invece degli occhiali e borse false ai quali siamo abituati.
E poi le strade ricordano le centinaia di film e telfilm che abbiamo visto mille volte ma le vetrine espongono le novità assolute di ogni settore merceologico.
New York City? Back to the Future!

5 Bambole per i Calibro 35

Circa un anno fa ascoltai, per caso, un brano del primo album dei Calibro 35, la band che ripropone il sound dei film poliziotteschi Anni 70. Il giorno dopo contattai via email Tommaso Colliva, l'anima della band, proponendogli di realizzare una cover di un brano di Piero Umiliani ritenendo il loro sound perfetto per un esperimento del genere. Tommaso fece un pò il vago, disse che "confrontarsi con i brani del maestro era impegnativo... magari si vedrà..."


In realtà me la stava tirando. Il brano era quasi già pronto e ora è stato inserito nel loro nuovo album Ritornano... quelli di Calibro 35. A marzo ci siamo incontrati e ho ascoltato dal vivo al "Circolo degli Artisti" di Roma la loro versione di Cinque Bambole per la Luna d'Agosto.

Perfetta. Energica e orecchiabile, si ascolta tutta d'un fiato. E si riascolta, si riascolta, si riascolta...

I "Calibro" sono un gruppo straordinario il loro suono vintage è paradossalmente la più grande novità che c'è nel panorama rock italiano. E' una band di musicisisti innanzitutto, con un gusto per la citazione e l'evocazione di un sound che non solo viene rispettato ma che si evolve, cresce e vive di vita propria.