sabato 18 settembre 2010

Piero Umiliani non è Peter Pietra!


La storia discografica di piero Umiliani è una storia complessa, come ho altre volte sottolineato in questo blog. Decine di case discografiche, altrettanti pseudonimi utilizzati negli anni 70 durante la iperproduzione di colonne sonore e dischi di sonorizzazioni registrate negli studi della SoundWorkShop.
In tempi recenti tra il mondo dei collezionisti è cominciata a girare voce che, tra i tanti pseudonimi, Piero Umiliani avesse utilizzato all'inizio della sua carriera anche quello di Peter Pietra, diciamo tra la fine degli anni 50 e la metà dei 60. Beh, non è così. Piero Umiliani non è Peter Pietra e quindi i dischi che circolano di Peter Pietra sono di... Peter Pietra o di chiunque altro si sia celato dietro questo nome. Nel nostro archivio di famiglia non esiste alcuna prova o circostanza documentata o testimonianza che avvalori l'ipotesi che Peter Pietra e Piero Umiliani siano la stessa persona.
Piero Umiliani utilizzò in un paio di occasioni l'alias di Peter O'Milian (ad esempio per la colonna sonora del film "La Vendetta di Lady Morgan") e a volte nei crediti di qualche dvd è indicato come "Pietro" Umiliani anziché "Piero" (è accaduto per una edizione de "I Soliti Ignoti") ma mai è stato registrato "Peter Pietra" come Piero Umiliani né esistono documenti sui rapporti tra Piero e la casa discografica Embassy che pubblicava i dischi di Pietra.

domenica 12 settembre 2010

Piero Umiliani e Vittorio Gassman: omaggio al Mattatore


Questo è l'anno del decennale della scomparsa di Vittorio Gassman, attore immenso della nostra storia cinematografica e teatrale e la famiglia Gassman ha deciso per l'occasione di mettere in rete nel sito ufficiale dell'attore molti documenti inediti dell'archivio privato. Per quanto ci riguarda vorrei celebrare l'evento ricordando il forte sodalizio che si creò tra la fine degli anni 50 e i primi 60 tra Piero Umiliani e Vittorio Gassman. Dopo la sua prima interpretazione comica ne I Soliti Ignoti , musicato da Piero Umiliani con la prima soundtrack jazz della musica italiana, per Vittorio Gassman si aprono le porte della televisione con uno spettacolo che va oltre i canoni televisivi dell'epoca.
L'attore, insieme agli autori Guido Rocca, Federico Zardi e il giornalista Indro Montanelli, tira fuori il meglio di sè ideando qualcosa di inedito, di difficilmente catalogabile, al punto che in RAI non trovano di meglio che etichettarlo come "spettacolo misto", definizione povera lessicalmente ma in sostanza aderente alla realtà.
Per sostenere Gassman che canta incanta e decanta, balla, recita, fa satira politica, parla e straparla d'attualità, di costume, si esibisce in performance al limite dell'acrobazia serve della ottima musica. E nessuno meglio di Piero Umiliani, "Pierino" per Vittorio, ha compreso il personaggio, al punto da avergli dedicato quel "Gassman Blues" brano del citato film di Monicelli.
Spruzzi di jazz, swing all'italiana, classica e lirica, cori femminili in stile dixieland, stacchi e improvvisazioni, Umiliani si esprime al pentagramma come Gassman fa con la sua voce d'attore. Nulla di scontato, passaggi repentini e salti nel vuoto in una corsa sfrenata verso il traguardo della decima puntata del 22 aprile 1959. Un'esperienza decisiva per la carriera di Umiliani che dopo questa prova avrà l'occasione di portare in tv il jazz con Moderato Swing e Fuori l'Orchestra. Il disco de Il Mattatore costituisce una sorta di undicesima puntata della trasmissione, come affermerà, anzi reciterà, lo stesso Gassman in una delle parti del microsolco. L'album raccoglie brani teatrali, in prevalenza classici tra cui il Cyrano di Bergerac e il Giulio Cesare e parti della colonna sonora composta da Umiliani, come il ritmo allegro di "Matador". Il Mattatore resterà un caso unico nella storia della televisione, così come inimitabili sono le note che accompagnano il testo scritto dallo stesso Gassman: "matador, toreador e cento nomi ancor, dittator, imperator, regista e primo attor, direttor, commendator e gran conquistator"

venerdì 10 settembre 2010

Piero Umiliani e la 67 Mostra del Cinema di Venezia.


La musica di Piero Umiliani entra all'ultimo Festival del Cinema di Venezia dalla porta della rassegna "La Situazione Comica (1937-1988" curata da Marco Giusti, Domenico Monetti e Luca Pallanch con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale che presenta, tra i vari titoli, la commedia "IL Domestico" del 1974, diretta da Luigi Filippo D'Amico, con protagonisti Lando Buzzanca, Femi Benussi, Luciano Salce, Arnoldo Foà e Martine Brochard.
La storia è quella di Zazà, un soldato semplice della seconda guerra mondiale, che viene mandato addirittura a fare l'attendente di Badoglio.
Finisce poi al servizio di un ufficiale nazista e, infine, di uno americano (per un assaggio del film cliccate qui).
Situazioni tipiche tra mogli di ufficiali, amanti e quant'altro per la comicità un pò scollacciata di quegli anni con qualche tentativo di satira politica e di costume.
Umiliani compone e dirige temi ariosi e orchestrali, con venature bossa, easy listening e marcette ironiche al momento giusto, una soundtrack da riscoprire tra le molte di Piero che - ancora - non hanno avuto un edizione discografica.

domenica 5 settembre 2010

Tex, Dylan Dog e le Automobili


Gli amici de Il Blog di Dylan Dog hanno avuto la terrorizzante idea di intervistarmi a riguardo del volume Eroi al Volante, che scrissi oramai venti anni fa... Per chi volesse sprofondare nell' incubo delle mie orrorifiche dichiarazioni rilasciate a Marco Rizzo, autore dell'intervista, basta cliccare qui.
Io invece approfitto di aver avuto l'occasione di tornare sulle auto nel fumetto per citare un episodio che inizialmente volevo inserire in qualche modo nel libro ma, dopo una riflessione, preferii escludere perché mi sembrava un po' fuori contesto. Il volume, per chi non lo sapesse, affronta il rapporto tra le avventure di sette personaggi del fumetto italiano e le loro automobili. L' episodio escluso riguarda nientemeno che Tex Willer, il più celebre eroe del fumetto italiano. Che c'entra Tex con le automobili, direte voi? Niente, non c'entra niente... fatta eccezione per il n. 34 della serie mensile, Sinistri Incontri, dove appare Pat McRyan, amico di Tex, incomprensibilmente alla guida di un'automobile, per l'esattezza una Ford T, modello storico della casa americana prodotto dal 1908 al 1927. Ed è proprio questo il punto. La data di produzione.
Tex, con tutte le licenze narrative che è giusto siano presenti in una storia di fantasia, è un fumetto sempre ben documentato, con precisi riferimenti storici e geografici ma quella volta, per chissà quale arcano motivo, lo scrupolo degli autori, i mitici Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galeppini, venne meno.
L'ambientazione storica di Tex si colloca intorno agli anni che vanno all'incirca dal 1840 all 1870 e quindi, perlomeno, quasi quarant'anni prima della circolazione sulle strade del West della Ford T...
L'episodio nulla toglie alla grandezza di un personaggio come Tex e alle sue avventure, però ci strappa un sorriso e fa parte di quelle tante curiosità del mondo dei fumetti, una di quelle deviazioni dalla regola che li vuole incredibili ma plausibili, tanto che l'errore è stato "ufficialmente" riconosciuto da Sergio Bonelli nel 1988 che ne ha trattato nella rubrica della posta del n. 39 di TuttoTex.

sabato 4 settembre 2010

Gietz!, Odio l'Estate e l'iPad


Nel corso della rassegna Odio L'estate a Villa Carpegna a Roma (dal 23 agosto all'8 settembre) il 28 agosto è stato presentato il volume a fumetti Gietz! edito dalla Tunuè edizioni di Emanuele Di Giorgi, che era presente alla manifestazione insieme al disegnatore Hannes Pasqualini.
Gietz!, scritta da Andrea campanella, racconta attraverso le vicende del trombettista Nicola Bertini la storia e l'avventura del jazz in Italia.
Tra i protagonisti della vicenda c'è anche Piero Umiliani, ritratto con bravura dal disegnatore, che ci ha dedicato un ritratto live di Piero (vedi foto).
La Tunuè è stata una delle prime case editrici italiane a proporre i propri prodotti in formato per l'iPad e proprio da questa inziativa potrebbe nascere un nuovo evento. Ho proposto all'editore una versione speciale di Gietz! per l'iPad con un brano musicale di Piero Umiliani in mp3 da scaricare sul proprio iPad/iPhone.
Le premesse ci sono, si stanno studiando altri contenuti speciali, il brano l'ho individuato e spero quanto prima di annunciarvi l'uscita ufficiale di questa particolarissima App che unisce musica, fumetti e tecnologia.

mercoledì 1 settembre 2010

007 all'italiana e Piero Umiliani


Finalmente, dopo tanto girarci intorno, si rende omaggio a uno dei generi cinematografici italiani più sottovalutati, quello degli 007 all'italiana o come qualcuno definisce con un pizzico di disprezzo, I Sotto-007. A farlo è Marco Giusti, uno degli uomini di Blob, accanito cinefilo già autore dei volumi sui film Stracult e sullo Spaghetti Western. Nei film degli 007 caserecci, che si inseriscono nel più vasto filone degli Eurospy, la musica ha un ruolo straordinario e altrettanto straordinari interpreti. Piero Umiliani di questi film ne ha musicati parecchi (di alcuni ne abbiamo già parlato qui) e Giusti dimostra di saper apprezzare queste grandi musiche, jazzate, ricche di suspense, innovative, capolavori nel loro genere con collaborazioni illustri come quelle di Chet Baker, Sergio Endrigo e con voci a volte superbe come quelle di Lydia MacDonald o Edith Peters. Scrive Giusti che "Umiliani ha quasi l'importanza e il ruolo che nel western ha Ennio Morricone". Per dovere di cronaca segnalo una piccola imprecisione. In più di un' occasione nei crediti viene citato il nome di Carol Danell come pseudonimo usato da Orietta Berti. Non è così, Carol Danell è una cantante americana in carne ed ossa, ha collaborato molto con Umiliani ed altri musicisti, anche scrivendo testi in inglese per la Berti come nel caso di Trouble Galore, versione internazionale de Le Ore de Sole per il film Agente 3S3 Massacro al Sole del 1966.
In merito alle edizioni o riedizioni discografiche dei tanti 007 all'italiana di Umiliani c'è da dire che pochi sono ii titoli pubblicati e questa è una grande lacuna dovuta principalmente alla varietà di editori che detengono i diritti di queste colonne sonore, ai quali noi possiamo solo avanzare la proposta e dare il nostro assenso. Se i titoli in questione fossero stati un'esclusiva del nostro catalogo li avremmo prodotti noi o licenziati già da parecchio tempo, come nel caso di molti altri film di Piero.
Uno dei CD più interessanti tra i pochi usciti è Requiem per un Agente Segreto della GDM che ha fatto un ottimo lavoro di masterizzazione e recupero dei brani. Il film, girato dal regista Sergio Sollima nel 1967, aveva come protagonista uno stagionato Stewart Granger.
Il libro di Giusti, il cui titolo completo è Dizionario del cinema spionistico italiano con tutte le locandine più belle (edizioni ISBN) è una guida essenziale per chi vuole conoscere meglio questo cinema di genere e recuperare informazioni sull'argomento.