domenica 27 giugno 2010

1 luglio 1977: Piero Umiliani vs. The Beatles



In questi giorni di grande e rinnovata popolarità di Mah Nà Mah Nà grazie alla serie di spot dell'Acqua Lete ricorre anche un anniversario molto particolare per il più celebre brano di Piero Umiliani. Era il 25 giugno del 1977, quando i Beatles con il loro Live at Hollywood Bowl vennero scalzati dal primo posto nelle classifiche inglesi dal LP The Muppets Show, trainato proprio dall'hit Mah Nà Mah Nà, che nei singoli aveva raggiunto, tra l'altro, l'ottavo posto. L'album restò sul podio fino al 1 luglio per poi lasciare il posto alla colonna sonora di A Star is Born di Barbra Streisand.
Un nome di un autore italiano al vertice della classifica inglese è già un fatto eccezionale, che poi il primato sia raggiunto scavalcando i Beatles è un evento straordinario, ma da noi poco se ne parla e se ne è parlato mentre la circostanza è stata citata nell'ultimo numero di Mojo, il più importante magazine musicale d'Inghilterra, all'interno della rubrica "Time Machine". God Save the Queen, Piero.

sabato 26 giugno 2010

Collezionare Dylan Dog 2010 e gli Eroi al Volante



E' da poco uscita la nuova edizione di Collezionare Dylan Dog realizzato da Alessandro Bertoldi. Il volume raccoglie la fumettografia e non solo di Dylan Dog dal 1986 ad oggi e cataloga di tutte le pubblicazioni per un totale di oltre 2200 titoli di 24 nazioni con tutte le copertine, dati tecnici e valutazioni di mercato. E a proposito di quest'ultime ho scoperto, non senza una punta di soddisfazione, che il mio primo libro "Eroi al Volante", scritto nel 1991 e dedicato alle auto dei personaggi del fumetto italiano è quotato tra i 25 e i 40 euro e mi è anche arrivata notizia di una vendita su ebay a 72 euro...
Quando lo scrissi era l'epoca del boom delle fanzine, le riviste amatoriali dedicate al fumetto. L'idea era quella di fare un bookzine, ovvero di superare il concetto della rivistina fotocopiata e spillata e realizzare un libro, un vero libro. In quegli anni la tecnologia casalinga non era certo quella di oggi e il print on demand era di là da venire. Uno scanner costava quanto uno stipendio di un ingegnere e le stampanti laser ce le avevano solo alla NASA. Un mio prezioso amico di allora e di oggi, Giovanni B. Garofalo, aveva però uno splendido Commodore Amiga e una favolosa stampante ad aghi e lì, nel suo studiolo, il progetto prese vita. Le auto di Dylan Dog, Martin Mystere, Daniel, Asso di Picche, Nick Raider, Diabolik e Commissario Spada (più uno speciale sul Maggiolino della VW) divennero oggetto di studi serissimi(?). Alfredo Castelli, lo sceneggiatore di Martin Mystère, concesse una preziosa intervista, così come il disegnatore Mario Rossi e il designer Rodolfo Bonetto scrisse una illuminante prefazione. Eroi al Volante andò in stampa per i tipi dell'A.C. Oltre l'Immagine, con una tiratura di circa 1.800 copie, che andarono tutte vendute. A me ne sono rimaste un paio che custodisco gelosamente e che ogni tanto riguardo sorridendo alla vista di quei caratteri seghettettati che formano il testo...
C'è ancora chi, a vent'anni dall'uscita, mi rintraccia via email e mi chiede una copia. Purtroppo per loro, e per me, non ho copie disponibili. All'epoca il libro era venduto a 16.000 lire (meno di otto euro) e resta comunque la soddisfazione di aver fatto fare un buon investimento a tutti coloro che l'hanno acquistato che, ancora una volta, ringrazio.

giovedì 24 giugno 2010

Da Evy a Piero Da Piero a Evy


Tipa Ideale, questo è il titolo dell’album di Evy Arnesano, cantautrice e musicista salentina ma bolognese d’adozione. L’album contiene un brano dedicato a Piero Umiliani che si intitola, semplicemente, Da Piero. Ho ricevuto l'album un paio di giorni fa, dopo che Evy ha "scoperto" il sito ufficiale che ho curato per il compositore.
Ho portato il cd nella mia sala audio preferita, l'automobile, ed ho inserito il cd senza sapere quale fosse il numero della traccia in questione ma è stato un attimo. Appena il lettore ha fatto partire la track n.4 le note inconfondibili di una stagione speciale della nostra musica hanno invaso l'abitacolo.
Da Piero è più che un omaggio a Piero Umiliani, è un bel brano strumentale che sa di bossa e jazz con un accenno di scat nella parte finale, nella migliore tradizione compositiva del maestro. Cocktail Music, lounge e il profumo di commedia all’italiana si miscelano ed evocano anni straordinari. Suono moderno e musica vera, un’ottima band, tanta voglia di comunicare, questo è il sound di Evy, un sound del quale sentiremo molto parlare e che Evy ha cominciato a portare in giro con un weekend di concerti ad Otranto (LE), nella sua terra d'origine.

martedì 22 giugno 2010

Aragosta a Colazione in CD: News!


La data ufficiale di uscita del CD è fissata per il 29 giugno. L’album è attualmente in pre-ordine presso i più importanti web store di musica e per l’Italia un paio di riferimenti sono gli shop Beat Records e Intermezzo Media ma nulla vieta di fare un giro tra i retailer internazionali (MovieGrooves, ScreenArchives, Soundtrack Corner, solo per citarne alcuni) o direttamente alla Kronos Records. Sperando di fare cosa gradita agli appassionati della musica di Piero posto qui, in anteprima assoluta, il testo delle mie note di copertina:

Tra le oltre 150 colonne sonore composte da Piero Umiliani quella di Aragosta a Colazione (1979) è una delle meno conosciute ma musicalmente più ricche, che si inquadra in un particolare periodo artistico del maestro. Erano gli anni della disco i cui ritmi imperavano anche nel cinema ma Umiliani, sperimentate le ritmiche dance in Pane Burro e Marmellata (1977), torna con Aragosta a Colazione ad uno dei suoi grandi amori, anzi al suo primo grande amore: il jazz orchestrale.
Dopo aver composto partiture di ogni genere per il cinema italiano tra le quali ricordiamo - solo per citarne alcune - il jazz puro de I Soliti Ignoti (1958), il mix tra pop, beat, jazz e bossa di Svezia, Inferno e Paradiso (1968) con l’immortale “Mah Nà Mah Nà”, il western epico de Il Figlio di Django (1968), il funk de La Ragazza Fuoristrada (1973), Umiliani entra alla fine degli Anni 70 in una sorta di nostalgia artistica per le grandi Big Band come quelle di Count Basie o Duke Ellington, suoi ispiratori sin da quando, giovanissimo, iniziò a suonare nei locali di Firenze frequentati dai soldati americani dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Umiliani voleva concretizzare questa sua rinata passione per il jazz e iniziò a lavorare al progetto di un tour nelle città d’Italia dove proporre con una grande orchestra quella musica che aveva sempre amato. I tempi però non erano maturi per un’iniziativa del genere, molto romantica e artistica ma che veniva considerata rischiosa da qualsiasi organizzatore. Umiliani, da artista puro, non stava ragionando in termini economici. Sentiva l’esigenza di proporre quel genere di musica, la “sua” musica.
Proprio in quel periodo il regista Giorgio Capitani, con il quale aveva collaborato per molti altri film, propose a Umiliani la colonna sonora di Aragosta a Colazione e quel jazz sofisticato, elegante, coinvolgente ed orecchiabile che il Maestro voleva portare nei teatri divenne il sottofondo impeccabile di quella commedia con Enrico Montesano, Claude Brasseur, Silvia Dionisio e Janet Agren. Il film era frutto di una coproduzione tra Italia e Francia (dove uscì nelle sale col titolo di Langouste à Déjeneur) ed ebbe un buon successo di pubblico grazie alla bravura degli attori e a un soggetto in stile sophisticated comedy (trama brillante ambientata nell’Alta Società), infarcito però di gag ed equivoci legati alla commedia all’italiana. E comunque, superfluo a dirlo, la soundtrack è perfetta e l’effetto sul grande schermo è straordinario, con il film profondamente arricchito dallo swing di Umiliani che sottolinea con ironia e ritmo ogni situazione.
Brani quali “Gente Bene” o “Eleganza e Mondanità” suonano come classici senza tempo, l’assolo di vibrafono nella take II di Come Nelle Vecchie Comiche ci restituisce Umiliani quale musicista puro, l’artista che suona per il piacere di suonare. Il tiratissimo “Gran Baruffa” è un esempio magistrale di swing e così via, sino ai sofisticatissimi slow “Dandy” e “Oh Dolci Baci”.
Aragosta a Colazione è molto di più che una colonna sonora, è un viaggio nel jazz popolare e gioioso, è il ritratto di un compositore che non dimentica le proprie origini e che ha vissuto la musica con una tensione artistica senza pari, sempre pronto a seguire l’istinto, infischiandosene delle mode o reinterpretandole in maniera assolutamente originale.
L’album fu pubblicato da una delle etichette indipendenti di Piero Umiliani, la SoundWorkShop (n. cat. SWS 122), ma non ebbe alcuna distribuzione e la tiratura fu limitata a circa 200 copie. Oggi, dopo più di trent’anni, grazie alla Kronos Records di Godwin Borg, la colonna sonora di Aragosta a Colazione ha finalmente la possibilità di essere ascoltata dai fan di Umiliani di tutto il mondo, sia i più affezionati che quelli delle nuove generazioni.

© Francesco Argento

martedì 15 giugno 2010

Piero Umiliani: Lete Moments con Mah Nà Mah Nà


Mah Nà Mah Nà, il brano immortale di Piero Umiliani, torna a far parlare di sè.
La nuova campagna pubblicitaria dell'Acqua Minerale Lete, denominata "Lete Moments", è in onda dal 14 giugno 2010, ideata dalla sede romana di Armando Testa, e ha come protagonisti divertenti personaggi animati che danno vita a dei siparietti musicali. Protagonisti del primo spot del nuovo format pubblicitario di Acqua Lete sono due bicchieri ed un panino che, esibendosi sulle note della canzone ‘Mah Nà Mah Nà’, descrivono con ironia e semplicità le virtù di Acqua Lete. La nuova campagna è supportata da un piano di comunicazione curato dal centro media Mec che vedrà Acqua Lete presente sulle principali emittenti televisive e radiofoniche nazionali, oltre che sul web, dove il brand occupa già un ruolo di primo piano. La creatività porta la firma del direttore creativo esecutivo Vincenzo Vigo. La casa di produzione è la Tax Free mentre la regia è di Franco Tassi.
Mah Nà Mah Nà continua a sorprendere e se volete conoscere meglio la storia di questo brano eccezionale fate un salto qui.

domenica 13 giugno 2010

Piero Umiliani: Aragosta a Colazione... finalmente il CD!


La colonna sonora del film Aragosta a Colazione composta da Piero Umiliani nel 1979 è finalmente disponibile in CD.
Il disco in vinile fu originariamente pubblicato da una delle etichette discografiche di proprietà di Piero Umiliani, la SoundWorkShop, in sole 200 copie e mai distribuito per la vendita. Questa nuova edizione rappresenta quindi un’occasione speciale per gli appassionati e i collezionisti.
Il progetto è stato curato da Godwin Borg della Kronos Records insieme al sottoscritto (nello spazio news del sito ufficiale di Piero Umiliani troverete altre informazioni).
Tra e me e Godwin si è stabilito un bel rapporto di amicizia e professionalità e questo di Aragosta a Colazione spero sia solo il primo di tanti progetti che abbiamo intenzione di dedicare a Piero.
L'OST di Aragosta a Colazione (1979) è una delle meno conosciute ma musicalmente più ricche, che si inquadra in un particolare periodo artistico del maestro che per l’occasione torna ad uno dei suoi grandi amori: il jazz orchestrale.
Dopo aver composto partiture di ogni genere per il cinema italiano (dal jazz puro de I Soliti Ignoti al pop di Svezia, Inferno e Paradiso con l’immortale Mah Nà Mah Nà, al funk de La Ragazza Fuoristrada al western de Il Figlio di Djiango, solo per citarne alcuni) Umiliani entra alla fine degli Anni 70 in una sorta di nostalgia artistica per le grandi Big Band come quelle di Count Basie o Duke Ellington, suoi ispiratori sin da quando, giovanissimo, suonava nei locali della Firenze del dopoguerra.
Aragosta a Colazione è molto di più che una colonna sonora, è un viaggio nel jazz orecchiabile e gioioso, è il ritratto di un artista che non dimentica le sue origini e le reinterpreta in maniera assolutamente originale. E la soundtrack sembra fatta su misura per il film, la commedia di Capitani esce arricchita dallo swing di Umiliani che sottolinea con ironia e ritmo i momenti più divertenti della pellicola.
Godwin, da grande appassionato quale è, si è impegnato a restaurarne il suono senza tradirne l'impronta originale ed io ho recuperato quanto più materiale sonoro e grafico possibile per la realizzazione del disco per il quale ho avuto il piacere e l'onore dis crivere le note di copertina.
Il disco è già in preordine sul sito della Kronos Records e l'uscita è programmata entro la fine di giugno.

martedì 8 giugno 2010

New York sull'Iphone e sull'Ipad: la Top Ten


Tra le oltre duecentomila applicazioni esistenti per l'Iphone e per l'Ipad non sono poche quelle che hanno a che fare con New York. Ce n'è per tutti i gusti: utilities, giochi, viaggi, news, lifestyle... e quindi provo a stilare una - personalissima - top ten delle New York Apps:

1) Frommer's New York City 2.0
Una guida eccellente ed interattiva. Girare per la città con la "Frommer's NY" sull'Iphone è utile e divertente ma è ugualmente valida per chi desidera, prima o poi, di visitarla.
2) New York Now
un concentrato di informazioni sviluppato dalla Moonshadow eCommerce che accede in tempo reale a una miriade di informazioni sulla città attraverso i feed RSS di diverse fonti. E con una grafica niente male...
3) Free New York City
Cosa si può fare gratis a New York? Molto, anche molto di più di quello che si possa immaginare e questa app vi dà tutte le dritte a riguardo...
4) NYC Way
Più di 60 applicazioni su New York in un colpo solo. E inoltre gratuite... devo aggiungere altro?
5) New York GPS
Una brochure virtuale per girare la città in punta di touchscreen. Mappe, foto, telefoni, indirizzi internet e una razionale suddivisione per categorie.
6) Times Square Live!
Poteva mancare una webcam app? Certo che no e questo punto d'osservazione su Times Square è un'esperienza da non perdere, quasi ipnotica.
7) iTrans NYC Subway
Tra le app metropolitane, nel senso che riguardano la metropolitana di New York, questa è la migliore e più accurata ee realizzata con la collapborazione ufficiale della MTA.
8) NY Nights Success in the City
Non poteva mancare un gioco. Ed ho scelto questo in stile "Sims". Buona grafica, situazioni divertenti e ottima giocabilità.
9) NewYorkDress.com
Dedicato alle vittime dello shopping, emule del New York Style a là Sex and the City. Occasioni per tutte le tasche e per tutti i gusti. Va bene anche per ispirarsi senza acquistare...
10) NY Times
Chiudo con l'app dello storico giornale di New York. Veste elegante e applicazione molto funzionale anche se sin troppo rigorosa, ma il NYT è il NYT...

lunedì 7 giugno 2010

Stephen King e Batman: Il Re e il Pipistrello


Nel 1986, in occasione del n. 400 di Batman c'era bisogno di un'introduzione particolare, anzi eccellente. Le due pagine commemorative dell'evento vennero affidate a Stephen King, lo scrittore noto come "Il Re del Terrore" (anche se personalmente trovo riduttiva la definizione). All'epoca King aveva da poco pubblicato il mastodontico "It" ed era già un star della letteratura di genere con nel curriculum titoli quali L'Ombra dello Scorpione e Shining.
A distanza di 25 anni quelle due pagine di introduzione sono ancora uno dei migliori compendi alla comprensione del personaggio, al suo mito e alla sua capacità di essere un (super)eroe eterno.
Nel corso della mia collaborazione con le edizioni italiane di Batman ho cercato più volte di "infilare" quelle due pagine in qualche rubrica redazionale ma, per un motivo o per un altro, non mi è stato possibile. Vorrei proporle qui in versione integrale ma il copyright me lo impedisce.
Mi limito a tradurre e citare un paio di passaggi e poi, se ne avete voglia e masticate un minimo d'inglese, provate a recuperare l'albo originale in qualche sito specializzato.
Ed ora, la parola al Re:
"Anche se oggi Batman ha la sua testata è all'albo di "Detective Comics" che io associo e continuo ad associare il personaggio. Lui era veramente un detective, senza i superpoteri e senza l'apparente immortalità, a lui negatagli, di quei moderni dei dell'Olimpo che sono i supereroi, lui doveva essere un detective...
...E poi... c'è un'altra cosa. Forse la vera ragione per la quale Batman aveva per me molto più fascino degli altri eroi. In lui c'era qualcosa di sinistro.
Proprio così. Avete sentito bene. Di sinistro... Batman era una creatura della notte."

mercoledì 2 giugno 2010

Jazz RE:Found Festival: Tributo a Piero Umiliani


Importante e imperdibile appuntamento a Vercelli per tutti gli appassionati di jazz.
Dall' 11 al 13 giugno si terrà il Jazz Re:Found Music and Art Festival.
La sera del 12 nella città piemontese è in programma il tributo a Piero Umiliani curato dal produttore della Right Tempo Rocco Pandiani, nonché disc jockey, che si esibirà nel suo dee jay set dedicato al maestro mentre le interpretazioni live sono affidate al Quartetto di Luigi Ranghino.
L'evento si terrà al Piazzale dei Divertimenti in Corso Bormida e nel corso della rassegna si esibiranno nomi celebri della scena nu jazz internazionale come la Cinematic Orchestra che ha già reinterpretato un brano di Umiliani per l'album "Remixes 1998-2000" e poi Tricky, The Herbaliser, i Zero 7 e il dee jay Alessio Bertallot, solo per citarne alcuni.
Il Festival è alla sua terza edizione ed è oggi una realtà europea, un contenitore metaculturale di arte e musica, calato in un contesto scenografico archeoindustriale. Molte le attività collegate all'evento, quali performance di street art, writing e una originale sezione food dove il jazz si mescola all'enogastronomia.

Romanzi a New York #3: King Kong


Chi non conosce King Kong, il mostro per eccellenza? In molti certamente, di sicuro tutti quelli che hanno visto il film originale e i suoi remake.
King Kong nacque da un'idea di Merian C. Cooper, regista del film insieme a Ernest B. Schoedsack, che per scrivere il soggetto si affidò all'inglese Edgar Wallace, uno dei più grandi giallisti di sempre, autore del ciclo de "I Giusti" e creatore del detective Reeder.
Wallace non tradisce le aspettative e scrive una storia affascinante, la cui scrittura ha contribuito in maniera determinante all'immortalità del film e del personaggio.
La New York di King Kong compare in pochi, ma fondamentali, capitoli.
La città segna l'inizio e la fine della storia e Wallace racconta l'arrivo di King Kong nella metropoli in maniera magistrale. L'annuncio dello spettacolo di Broadway con lo scimmione come star è vissuto dai newyorchesi con ansia e curiosità. La gente si riversa sulla Broadway da ogni quartiere e Wallace, con un espediente narrativo che è un piccolo capolavoro, ne approfitta per descriverne la provenienza attraverso i loro cappelli.
E poi c'è l'Empire State Building, con la scalata del mostro: "Kong era così in alto che la sua figura appariva più piccola di quella di un uomo, eppure continuava a salire. Contro i bianchi marmi dei muri, era una nera ombra che si trascinava di sporgenza in sporgenza, finché s'alzò nelle luci che illuminavanao la cima del grattacielo e riprese ad avanzare."
Quella ritratta è l'edizione italiana del 1976, pubblicata da Longanesi, corredata da immagini del primo film e acquistata da me, con grande soddisfazione, da una bancarella di libri fuori catalogo un paio d'anni fa. Nel 2005, in occasione del remake cinematografico di Peter Jackson, la Mondadori ne ha pubblicato una nuobva edizione.

Piero Umiliani e La Dolce Vita


La Dolce Vita, il celeberrimo film di Federico Fellini, compie il suo 50° anniversario. Tra i molti eventi organizzati per l'occasione ce ne sono un paio che ci riguardano. Il primo è una rassegna che si terrà al Museo di Roma in Trastevere dedicata a quegli anni e nel cui ambito è prevista la sezione "La Musica al Tempo della Dolce Vita".
In quella sede il 2 luglio alle 19:30 è in calendario il concerto del Trio di Nicola Cantatore basato su musiche di Piero Umiliani, Armando Trovajoli e Nino Rota.
Il secondo appuntamento è l'uscita di un bel doppio CD della Halidon intitolato La Dolce Vita Anniversary, una raccolta eterogenea che mescola il jazz internazionale a quello italiano, il lounge al pop ma sempre con un filo comune legato alle atmosfere di quegli anni. Piero è presente con un brano dal titolo emblematico per quel periodo: Paparazzi's Jump, un ritmatissimo swing uscito nel 1963 per la colonna sonora del film I Piaceri Proibiti diretto da Raffele Andreassi secondo lo stile del film-inchiesta.